MELBOURNE – Un’ora e cinque minuti: 62 62 sulla Hisense Arena alla statunitense Falconi e la corsa agli Australian Open continua. Anche Roberta Vinci ha messo in mostra tutto...
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“Diciamo allora che sono tranquilla - aggiunge Roberta - riesco ad essere propositiva. Sto bene fisicamente, certo, ma vi assicuro che parte tutto dalla testa. Aver battuto Serena a New York sicuramente mi aiuta ed anche sapere che è l’ultimo anno di attività mi aiuta a prendere le cose con la giusta serenità, senza angosce e eccessive aspettative. Riesco a sgomberare il campo dai pensieri negativi, cosa che un tempo mi riusciva meno. Questa fiducia la porto in campo e mi permette di essere più lucida nei momenti delicati di una sfida che arrivano sempre. E’ vero, sia con la Paszek al primo turno che con la Falconi oggi al secondo, ho vinto in due set. Ma ad esempio contro la Paszek sul 4-4 e con il vento contro ero andata sotto 0-40 al mio turno di battuta. Avessi perso quel tutto si sarebbe complicato. Invece ho gestito bene annullando le tre palle break e vincendo poi il game. Questi particolari fanno la differenza. Anche contro la Falconi c’è stato un game delicato sul 4-2 in mio favore: era 40-15 e la mia avversaria mi ha costretto ai vantaggi. Lo avesse vinto sarebbe rientrata”. Invece da quel momento e fino al 3-0 del secondo set ha infilato un parziale di 22 punti a uno che ha messo ko la Falconi.
Ora la attende la tedesca Anna-lena Friedsam, 21 anni e numero 82 mondiale, finalista lo scorso anno a Linz, che per la prima volta in carriera ha superato il secondo turno in uno Slam battendo con il punteggio di 63 64 la cinese Qiang Wang, partita dalle qualificazioni. “Non ci siamo mai affrontare prima - racconta la tennista pugliese - mi hanno detto che è una giocatrice difficile da decifrare. A volte si mette a palleggiare, altre tira molto forte. Io comunque devo concentrarmi sul mio tennis”. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia