A soli 19 anni aveva sfiorato la Coppa Volpi con la sua interpretazione di Cinzia, ragazza chiusa e malvista protagonista del film Il Miracolo di Edoardo Wispeare. Da allora la...
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Ieri a 35 anni è venuta a mancare nel suo paese, Corsano, dove era tornata subito dopo quella breve pagina riprendendo la sua vita di sempre.
Nella pellicola, ambientata a Taranto e premiata alla Biennale di Venezia, l’esordiente attrice interpretava una giovane considerata da tutti una “poco di buono”, ma in realtà afflitta dalla solitudine e dall’incomprensione che alla fine stringerà un’amicizia profonda con il ragazzino che aveva investito per caso, il piccolo Tonio, di soli dieci anni.
Il piccolo scoprirà dopo quell’incidente di possedere proprietà taumaturgiche ma il “miracolo” a cui fa riferimento Winspeare in questo film riguardava anche la scorza dura di lei che si sciolse otto il sole velato di fumi dell’Ilva.
Nonostante le tante richieste arrivate dopo quel formidabile esordio nel 2003, Stefania aveva decise di non proseguire la via del cinema, tornando al suo paese, uno degli ultimi minuscoli centri prima del mare blu del Capo di Leuca, dove i caratteri della gente spesso finiscono per somigliare a quel paesaggio scolpito nella pietra. E chi la conosceva descrive anche il suo come forte e ribelle. In tanti in queste ore ricordano Stefania.
Tra loro il regista Edoardo Winspeare: «La scelsi anche se non faceva l’attrice, era bravissima. La sua interpretazione fu indimenticabile e dopo quell’esperienza non solo fu in ballo per la Coppa Volpi ma tutti volevano prenderla nei loro film. Mi chiamò anche Susanna Tamaro che stava girando in quel periodo il suo film da regista “Nel mio amore”. Però Stefania, nonostante si fosse iscritta a una scuola di recitazione, alla fine scelse di non proseguire e di restare nel suo paese a cui era molto legata. Ora se n’è andata e siamo tutti molto dispiaciuti».
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Quotidiano Di Puglia