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Non così per quella bellissima e molto applaudita andata in scena ieri al Teatro Politeama Greco di Lecce come secondo titolo della Stagione lirica 2018 di Lecce, che fa parte del circuito “Opera in Puglia” con la direzione artistica di Giandomenico Vaccari ed il coordinamento artistico di Maurilio Manca (replica domani - domenica 13 maggio - alle 18).
Un primo punto di forza è stato l’elegante, spiritoso ed ironico allestimento firmato da Paolo Panizza, che ha riletto il capolavoro rossiniano avvalendosi delle scene geometriche e fumettistiche di Franco Armieri che riportavano alla memoria le celebri atmosfere “disneyane”, carrozza compresa. A rendere ancora più godibile lo spettacolo hanno contribuito anche i costumi settecenteschi e le divertenti controdanze di tre ballerine ed di un mimo bravissimo.
La grande tecnica, il perfetto stile rossiniano ed una interpretazione di grande intensità hanno permesso a Marina De Liso di delineare un’ottima Angelina. A suo agio anche in scena è stato il baritono Michele Govi, bravissimo sia nei recitativi che nei difficili vocalizzi richiesti dalla parte di Dandini. Perfettamente adeguato al ruolo è stato Giuseppe Esposito, Don Magnifico dalla dizione perfetta e ricco di verve scenica mai però sopra le righe. Ottima la prova del basso-baritono Roberto Lorenzi nella parte di Alidoro. Meno brillante la performance del tenore Christian Collia nel ruolo di Don Ramiro.
Funzionali e ben caratterizzate le due sorellastre interpretate dal soprano Francesca Longari (Clorinda) e dal mezzosoprano Isabel De Paoli (Tisbe). Positiva la prestazione del Coro Opera in Puglia guidato da Emanuela Aymone. La direzione di Salvatore Percacciolo, alla guida della affidabile Oles, ha messo adeguatamente in rilievo sia i momenti di più spiccata vivacità che quelli di più marcata leggerezza. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia