Gigi Proietti, cremazioni nel caos: la sepoltura slitta di una settimana

Nel grande caos che da giorni ha investito il cimitero Flaminio di Prima Porta con decine e decine di salme che da settimane aspettano una cremazione, e che per il sovraccarico...

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Nel grande caos che da giorni ha investito il cimitero Flaminio di Prima Porta con decine e decine di salme che da settimane aspettano una cremazione, e che per il sovraccarico delle camere mortuarie sono state perfino spostate al cimitero del Verano in attesa che gli impianti riescano a smaltire le domande inevase, c'è anche quella di Gigi Proietti.

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Il grande mattatore scomparso all'alba del suo ottantesimo compleanno è stato salutato giovedì 5 novembre prima in una cerimonia laica al Globe Theatre e poi in una funzione religiosa nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo. Per sua volontà sarà sepolto nel cimitero Acattolico di Testaccio ma il suo corpo deve ancora essere cremato. Nei registri del Flaminio il suo nome non compare tra quelli in programma nelle prossime ore e dunque è verosimile supporre che passerà almeno una settimana per dar seguito alla sepoltura del grande artista la cui perdita ha riempito di dolore il cuore di migliaia di romani.


I nodi


Al cimitero Flaminio il problema delle cremazioni va avanti da mesi. In parte legato alla pandemia da Covid-19 in parte per gli impianti guasti che necessitavano di manutenzione e infine per i dipendenti: molti falcidiati dall'inchiesta sullo smembramento di cadaveri altri in regime di smart-working da settimane. «Ci sono almeno 900 salme che devono essere cremate - denuncia Flavio Vocaturo del circolo Pd Ama - il 2 novembre (giorno in cui Proietti è venuto a mancare) l'azienda ha deciso di trasferirne diverse al cimitero del Verano perché la camera mortuaria era piena e le cremazioni andavano a rilento».

A detta della municipalizzata dei rifiuti il ritardo è da ricondurre ad un aumento di decessi e di domande per la cremazione. «Solo nei primi sei giorni di novembre sono stati già 295 i decessi in più rispetto all'analogo periodo del 2019 - fa sapere Ama in una nota - con un aumento del 62% in base agli ultimi aggiornamenti dell'anagrafe pubblica capitolina.

Nel mese di ottobre i decessi in più sono stati 640». Al Flaminio gli impianti dovrebbero riuscire ad effettuare circa 70 cremazioni al giorno ma in queste settimane non tutti i forni hanno lavorato, il sesto ad esempio è rimasto spento perché era necessario provvedere ad un intervento di manutenzione che è stato compiuto da poco. Sempre l'azienda: «I lavori di manutenzione sulla sesta linea del forno crematorio del Flaminio sono conclusi ed è stata richiesta a tutti i soggetti preposti l'accelerazione dell'iter amministrativo propedeutico alla cremazione per potenziare la capacità di far fronte alla domanda crescente. Solo nell'ultima settimana sono state circa 360 le cremazioni effettuate. Si è deciso anche di far operare i forni crematori straordinariamente la domenica».

Ma restano tuttavia decine e decine di salme da trattare, compresa quella del grande mattatore. Proietti sarà poi sepolto al cimitero Acattolico di Testaccio che ha già accolto Andrea Camilleri e tanti altri personaggi di spicco del mondo culturale: da Carlo Emilio Gadda a Jannis Kounellis.

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Quotidiano Di Puglia