OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Lavoro, giustizia sociale, ambiente e pace saranno i temi al centro del concertone che, dopo due anni di stop causato dalla pandemia da Covid, tornerà ad accendere il Primo Maggio a Taranto. "Unomaggio Libero e Pensante" - questo il titolo dell'evento tarantino completamente autofinanziato - è organizzato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva nel 2012.
Anche quest'anno la direzione artistica sarà affidata a Diodato, Roy Paci e Michele Riondino. A condurre l'evento saranno Martina Martorano, Serena Tarabini e Andrea Rivera.
Mannoia, tappa a Lecce per il suo tour estivo
Gli artisti ospiti
Da Ermal Meta a Giovanni Caccamo, da Gaia a Zen Circus, il palco allestito al Parco archeologico delle mura vedrà esibirsi un nutrito numero di big, tutti aderenti all'iniziativa a titolo gratuito. Ci saranno Gianni Morandi, reduce dall'ennesimo successo di Sanremo dove ha cantato un brano scritto da Jovanotti - Fabio Celenza, Cosmo, Calibro 35, Cor Veleno con i Tre allegri ragazzi morti, Don Ciccio African Party, Ditonellapiaga, Eugenio in via di Gioia, Francesco Forni, Med Free Orkestra con Fabrizio Bosso e Chiara Galiazzo, Melancholia, Erica Mou, N.A.I.P., Andrea Pennacchi, Giovanni Truppi, Margherita Vicario e i 99 posse.
Primo Maggio a Roma, Cristiana Verardo si gioca l'opportunità di cantare al concertone
Le sorprese
«Naturalmente - hanno svelato i direttori artistici, che a loro volta si esibiranno sul palco - non mancheranno le sorprese».
Il programma e gli altri ospiti
Durante l'intera giornata, sia nel dibattito della mattina, dalle 10 alle 12.30 - moderato quest'anno dalla giornalista Maria Cristina Fraddosio - sia negli interventi dal palco, saranno presenti rappresentanti di movimenti, associazioni e società civile. Sono stati invitati Luisa Impastato, Aboubakar Soumahoro, Cecilia Strada, Raffaele Crocco, Stefania Barca, Mario Pansera, Cristina Mangia, Francesco Gonella, Valentina Petrini, Roberto Lucchini, Riccardo Noury (portavoce Amnesty International sezione italiana), No Tav, Fridays For Future, No Tap, Bianca Guidetti Serra, Rete contro la militarizzazione, No Muos, Terra Dei Fuochi, Campagna per il clima fuori dal Fossile, Rise Up 4 Climate Justice, Extintion Rebelion, i lavoratori di Civitavecchia, Falconara, Bergamo, Veneto, Alitalia, Cementir e i lavoratori della cultura e dello spettacolo. «Quello di Taranto - ha commentato la presidente del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, Simona Fersini - non è mai stato un evento ma il frutto di un processo politico più ampio che il Comitato porta avanti dal 2012, insieme alle comunità del territorio, per chiedere la chiusura di tutte le fonti inquinanti che hanno messo in ginocchio la città di Taranto. Una battaglia civile che ha portato alla creazione di un laboratorio politico permanente che vede il comitato impegnato per la costruzione di un rapporto finalmente sano fra lavoro e ambiente insieme a numerosi movimenti in lotta per la difesa del territorio di tutta Italia».
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia