Paola Ferrari contro Diletta Leotta: «Non rappresenta le giornaliste italiane, mi arrabbio quando si usa il corpo così»

Paola Ferrari contro Diletta Leotta: «Non rappresenta le giornaliste italiane, mi arrabbio quando si usa il corpo così»
Paola Ferrari si racconta in una lunga intervista a Il Giornale, in cui ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, lanciando anche qualche frecciatina a colleghe del mondo...

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Paola Ferrari si racconta in una lunga intervista a Il Giornale, in cui ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, lanciando anche qualche frecciatina a colleghe del mondo del giornalismo. Un passaggio, in particolare, sembra destinato a far discutere: «Diletta Leotta? Quando vedo queste ragazze che usano il corpo per diventare famose, mi arrabbio e sbaglio perché ognuno è libero di fare quello che gli pare - dichiara Paola Ferrari -. Io invece ho sempre considerato un affronto che qualcuno mi ascoltasse solo perché sono carina. La Leotta non può rappresentare le giornaliste italiane, come Anna Billò, Giorgia Rossi o Simona Rolandi. Lei può rappresentare solo se stessa. O forse Belen…».

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Il racconto - La giornalista sportiva Rai aggiunge: «Per me era inconcepibile avere love story con calciatori, avrei perso tutta la credibilità di giornalista che stavo costruendo con una fatica spaventosa. Non era facile sopportare i sorrisi ironici di chi al campo ti vedeva come un’ochetta in cerca di gloria». Paola Ferrari, inoltre, racconta di aver faticato non poco affermarsi: «Sono andata via da casa ragazzina, per mantenermi dovevo lavorare. Vivere da sola non era facile: non ricordo quante volte mi tagliarono i fili della luce e del telefono. Così ho prestato il viso a una casa molto famosa di cosmetici. Mamma e papà non si occupavano molto di me. Ho rischiato tante volte di prendere strade sbagliate. Mi hanno salvato il carattere e la buona stella».

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Quotidiano Di Puglia