Ai Negramaro il diploma honoris causa dell' Accademia di Belle Arti

Ai Negramaro il diploma honoris causa dell' Accademia di Belle Arti
Dall’album d’esordio, uscito nel 2003 per l’etichetta Sugar grazie alla bacchetta magica di quella grandissima talent scout che corrisponde al nome di Caterina...

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Dall’album d’esordio, uscito nel 2003 per l’etichetta Sugar grazie alla bacchetta magica di quella grandissima talent scout che corrisponde al nome di Caterina Caselli, i Negramaro si sono imposti come massimi protagonisti nel percorso che vedeva trasformarsi la melodia mediterranea in un pop moderno e sofisticato.


«Cresciuti nella “Londra del Sud”, luogo ricchissimo di musica e cultura – come sottolinea con felice descrizione il critico Felice Liperi – hanno costruito il loro stile che è pop influenzato dalla cadenza dondolante salentina, che ne arricchisce il colore di esotismo e ne costituisce l’indelebile marchio di fabbrica».

Da allora il grandissimo successo arricchito da altre 7 opere discografiche, multiplatino già dalle rispettive uscite: 5 album in studio, un live e un Greatest Hits. Imponenti i numeri dell’attività live, caratterizzata da tour sempre sold-out e da due primati: prima rock band italiana ad aver suonato a San Siro e all’Arena di Verona.
Ed ora arriva un ulteriore prestigioso riconoscimento: il Diploma Accademico Honoris Causa, massima benemerenza rilasciata dall’Accademia di Belle Arti di Lecce. Diploma che, nell’unire musica e arti figurative, sarà consegnato anche a tre illustri artisti leccesi: Ercole Pignatelli, Tonino Caputo e Antonio Massari. L’appuntamento, coordinato da Toti Carpentieri, è per sabato, 27 maggio, alle ore 10 nel Portico Gotico dell’Accademia. La consegna dei diplomi sarà affidata al presidente dell’Accademia, Fernando De Filippi, e al direttore Claudio Delli Santi.
«Con il conferimento di questi diplomi abbiamo proseguito sulla strada di apertura dell’Accademia al territorio – afferma Delli Santi – premiando intanto tre grandi artisti leccesi, nati tutti negli anni ’30 e protagonisti della pittura della seconda metà del ‘900, che non hanno mai interrotto i rapporti con la loro città natale. A costoro abbiamo poi abbinato il gruppo dei Negramaro, perché due di loro hanno frequentato l’Accademia. Ovviamente il riconoscimento è stato concesso in virtù dell’alto valore dell’attività sinora svolta in ambito musicale, con indiscusso successo anche internazionale».
Arte e musica rappresenta d’altronde un connubio che ha sempre attratto e coinvolto artisti, musicisti e, al tempo stesso, scienziati e filosofi. È stato proprio Hegel ad insegnare che “Musik ist durch Töne bewegte Form”, ovvero che “La musica è forma in cui i suoni imprimono il movimento”. Ed una dimostrazione la daranno proprio i Negramaro ed Ercole Pignatelli, che sabato saranno protagonisti di una performance all’insegna della contaminazione tra le due discipline.

L’obiettivo, ricorda ancora il direttore Delli Santi, è stato dunque quello di rafforzare il legame tra l’istituzione e il territorio, riconoscendo e premiando potenzialità e talenti della storia dell’arte e dei linguaggi contemporanei: «con questa manifestazione l’Accademia di Belle Arti di Lecce intende confermare la propria funzione pedagogica e culturale operando come strumento trainante nell’ambito della ricerca, della formazione e della costruzione dei processi artistici, museali e dello spettacolo in senso ampio». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia