Finardi, con Euphonia nuova vita ai miei successi. In Puglia i ricordi della mia infanzia

Finardi, con Euphonia nuova vita ai miei successi. In Puglia i ricordi della mia infanzia
AGGIORNAMENTO Rinviati i concerti che il cantautore Eugenio Finardi avrebbe dovuto tenere a Brindisi oggi e a Ostuni domani, rispettivamente sul palco del Nuovo Teatro Verdi e del...

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AGGIORNAMENTO

Rinviati i concerti che il cantautore Eugenio Finardi avrebbe dovuto tenere a Brindisi oggi e a Ostuni domani, rispettivamente sul palco del Nuovo Teatro Verdi e del Palazzo Roma, hanno un significato particolare. Ne ha dato notizia il musicista Raffaelle Casarano che insieme a Mirko Signorile accompagna Finardi nel progetto Euphonia.

 

 

Un progetto di rilettura in chiave jazz

L’avventura del progetto “Euphonia” che vede l’artista milanese accompagnato dal sassofonista Raffaele Casarano e dal pianista Mirko Signorile è iniziata proprio sul palco del politeama brindisino durante un evento tenutosi poco prima della pandemia. Come un cerchio che si chiude, la prima ufficiale sarà proprio a Brindisi. A ciò si aggiunge un ricordo di giovinezza legato alla città bianca in cui lo stesso Finardi ha trascorso scorci di estate da uno zio musicista. Al di là delle premesse, per Finardi si tratta di una nuova “esplorazione” in linea con un’indole da sempre attratta dai territori musicali più disparati (dal fado al rebetiko, dal blues alla classica senza mai tralasciare il rock). Insieme a due eccelsi musicisti pugliesi di caratura internazionale, in un’ora e mezza di musica senza pause, gli ascoltatori potranno assaporare i pezzi storici di Finardi, interpretati in versione unplugged, tra suoni soft e ricercati, con un omaggio a Ivano Fossati e Franco Battiato. Il flusso di musica potrà scorrere seguendo i classici “Voglio”, “Soweto”, “Dolce Italia”, “Vil Coyote”, “Extraterrestre”, “Un uomo”, “La Radio”, “Un amore diverso” per liberarsi in emozioni sull’onda di un’intensa esperienza collettiva.
Eugenio Finardi, come nasce l’idea di questo progetto?
«Il Verdi di Brindisi ha ospitato la mia ultima performance prima del lockdown. Quella sera, l’acustica era così buona che d’impulso decisi di registrare lo spettacolo con il cellulare appoggiato sul mio leggio. Tornato a casa, tagliai tutte le parti parlate dello spettacolo e quel flusso di canzoni divenne la colonna sonora di un periodo di silenzio, studio e riflessione, in cui le parole servivano poco. Così, nacque l’idea di creare una suite che sviluppasse al massimo il flusso per toccare le corde di emozioni profonde. Un quadro unico che contiene le canzoni ma anche soluzioni armoniche e melodiche inedite. I concerti saranno occasione per testare questa nuova formula. Il pubblico avrà la possibilità di assistere a eventi che, pur rispettando lo stesso canovaccio, saranno differenti tra loro perché alla base non c’è una scrittura definitiva».
Al di là del progetto “Euphonia”, c’è un legame particolare con la Puglia?
È la regione della mia infanzia, delle vacanze su una bellissima terrazza che si affacciava sulla città bianca. Ricordo i viaggi e le soste alle Grotte di Castellana. Al di là di tutto, buona parte delle persone che conosco in Lombardia hanno origini pugliesi.
Come ha vissuto la pandemia?
Se il tutto fosse stato circoscritto al periodo del primo lockdown, sarebbe stato più facile. Probabilmente, il primo stop è servito in qualche modo a recuperare energie o comunque a uscire fuori da un periodo di grande frenesia. È stata una pausa quasi necessaria. Il fatto che si sia prolungato anche successivamente ha comportato delle difficoltà. Con molta onestà, ammetto di aver affrontato una fase di depressione legata non solo ad un quadro sanitario sempre in bilico, ma alla percezione del tempo che passava quasi come fosse “tempo perso”.
Come pensa di collocarsi rispetto alla musica attuale?
Sono lontano dagli ascolti di oggi se non per il confronto che ho con i miei figli. Ad ogni modo non è una preoccupazione, non rincorro i nuovi stimoli a ogni costo.
Progetti per il futuro?


Il futuro è adesso, a partire da questa occasione di tornare sul palco con il progetto “Euphonia” per limarlo ulteriormente nelle prime tappe e poi proporlo ovunque sarà richiesto. Diventerà un disco nel 2022». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia