Un invito a non lasciarsi prendere dallo sconforto e ad andare avanti, sia pure in mezzo a tante difficoltà. “Eppure l’Italia va avanti” è il nuovo...
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Nel rispetto della normativa vigente sulla quarantena, quindi, dai loro angoli di mondo e di Salento, sotto lo stesso cielo, tutti questi volti raccontano un’Italia unita che, nonostante il dramma globale, è ancora capace di tenere vivo il desiderio e ritrovare il sorriso.
Nel video – ideato dalla band, prodotto da Dilinò e montato dal regista Giuseppe Pezzulla – compaiono numerosi artisti come Cisco a Francesco Moneti dei Modena City Ramblers, Nandu Popu dei Sud Sound System, i Folkabbestia, alcuni musicisti degli Après la Classe e del Canzoniere Grecanico Salentino, come Valerio Combass Bruno, Gabriele Blandini, Mauro Durante e Alessia Tondo.
Dopo il successo di “Rock & Raï” – il cui videoclip ha sinora fatto registrare più tre milioni di visualizzazioni – e altri canzoni di successo come “Al di là delle nuvole”, “Un’estate così”, “Mondo Dentro”, la band salentina composta da Andrea Pasca (voce), Luigi De Pauli (chitarre e synth), Sandro De Pauli (fiati e programmazioni), Marco Afrune (basso) ed Enrico Quirino (batteria acustica ed elettronica), più volte presente sul palco del Primo Maggio di Roma, allo Sziget di Budapest e ai maggiori festival nazionali, lancia così il suo inno di speranza.
«La canzone – raccontano i Crifiu – è nata in tempi precedenti a questa crisi e apre il nostro ultimo album ma, proprio in questi giorni, trova il suo significato più profondo: nella distanza che ci tiene lontani stiamo riscoprendo il senso della Comunità, l’essere parte di un tutto, l’uno prezioso per l’altro perché solo insieme, uniti ma distanti, possiamo venirne fuori rialzandoci e ritrovando la strada. “L’Italia va avanti”: vederlo cantare da tante persone, ognuno dai propri angoli di vita, rende ancora più corale questa canzone e ci fa sentire tutti uniti. In fondo cantare, suonare e danzare, per noi che veniamo dal Salento, è l’antico modo che conosciamo per superare la crisi e ritornare a splendere. Nella speranza che questa esperienza possa farci ritrovare il dialogo e l’equilibrio con la natura di cui, abbiamo compreso in questi giorni, siamo una fragile parte e non i proprietari». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia