“I Concerti del Chiostro”, Tosca inaugura la rassegna con un viaggio in musica nelle atmosfere di colore e calore di un’estate di “morabeza”

“I Concerti del Chiostro”, Tosca inaugura la rassegna con un viaggio in musica nelle atmosfere di colore e calore di un’estate di “morabeza”
La musica ha sempre costituito un linguaggio universale: la voce, gli strumenti musicali e le note viaggiano da secoli. Un viaggio non solo verticale, con la trasmissione del...

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La musica ha sempre costituito un linguaggio universale: la voce, gli strumenti musicali e le note viaggiano da secoli. Un viaggio non solo verticale, con la trasmissione del proprio patrimonio da una generazione all’altra, ma che investe anche un’insolita mobilità orizzontale, nello spazio, da un paese all’altro. Un viaggio che ha da sempre costituito la cifra espressiva di Tosca, tra le interpreti più eleganti, versatili e appassionate del panorama musicale e attoriale di questi ultimi trent’anni. Interprete attenta ai colori, alle radici e alle storie di mille terre, che ha raccontato cantando con intensa sincerità, è da sempre promotrice del cantautorato e dell’arte al femminile.

E l’artista romana, all’anagrafe Tiziana Tosca Donati, arriva oggi alle 21 in Largo Osanna a Soleto, per inaugurare con il suo “Morabeza d’estate” la ventiduesima edizione del Festival “I Concerti del Chiostro”, diretta da Luigi Fracasso (ingresso libero). Lo spettacolo, che prende il nome dall’ultimo suo album che viaggia nelle atmosfere di colore e di calore di un immaginario salotto sudamericano, si dipana con il filo conduttore di Massimo Venturiello sulle parole tratte dal “Canto alla durata” di Peter Handke.

Con lei sul palco cinque musicisti

L’artista è affiancata da Giovanna Famulari al violoncello, pianoforte e voce, Massimo De Lorenzi alla chitarra, Elisabetta Pasquale al contrabbasso e voce, Luca Scorziello alla batteria e percussioni, Fabia Salvucci alle percussioni e voce.

“Morabeza” è una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove, in particolare francese, brasiliana, portoghese e tunisina. Sul palco Tosca allarga ancora di più le zone della sua esplorazione fino ad abbracciare nuovi mondi sonori di un’ancor più vasta zona del nord dell’Africa, facendo visita al repertorio recente e meno recente di quell’area musicale latina compresa tra il Centro e il Sud dell’America.

La bellezza degli attimi della vita che se ne va

«La morabeza è proprio la bellezza degli attimi della vita che se ne va – afferma Tosca - ma non è la “saudade”, soprattutto quella portoghese, che contiene un sentimento di dolore. In questo caso invece il pensiero va agli attimi felici della tua vita, di cui ti accorgi nel momento in cui li stai vivendo: la presa di coscienza dunque della bellezza di un presente che apparterrà presto al passato e la certezza della nostalgia che si accompagnerà al ricordo. E il mio disco è proprio questo, una serie di attimi bellissimi, indimenticabili e irripetibili come lo sono quelli di ogni concerto, dove peraltro portiamo un regalo sonoro pensato per il pubblico di ogni luogo in cui andiamo».

La rassegna proseguirà dopodomani alle 21 in Piazza Municipio a Cutrofiano, in collaborazione con Li Ucci Festival, con il concerto di Alexian Group per un percorso musicale e canoro nella lingua romaní dei Rom italiani di antico insediamento (ingresso libero). Suoni, parole e colori rievocano le radici di un popolo millenario, caratterizzato da tante sfumature e intensissime emozioni. 


«Le musiche proposte in cui si rintracciano gli echi del passato – si legge nelle note - sono quelle dell’ambito familiare che i Rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni».  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia