Notte della Taranta: ​Aeham Ahmad e i "canti alla stisa"

Notte della Taranta: Aeham Ahmad e i "canti alla stisa"
 La Notte della Taranta arriva a Castrignano de’ Greci e porta due nuovi appuntamenti di musica in uno dei cuori pulsanti della Grecìa salentina. ...

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 La Notte della Taranta arriva a Castrignano de’ Greci e porta due nuovi appuntamenti di musica in uno dei cuori pulsanti della Grecìa salentina.

L’avvio è alle 21.30 al palazzo baronale De Gualtieris, per Altra tela che si preannuncia estremamente toccante: Aeham Ahmad, il pianista che ha sfidato la barbarie della guerra con la dolcezza dei suoi tasti, racconterà il dramma della guerra di Siria in un concerto intitolato “Music for hope”, dal nome del suo primo album. La musica “classica”, in stile pienamente occidentale, si unirà in un abbraccio armonioso ai versi e alla melodia del canto arabo. Aeham, classe 1989 e figlio di un violinista non vedente proprietario di un negozio di strumenti musicali, portava il suo pianoforte in strada con un carretto e cantava per la gente stremata dalla fame, dagli jihadisti e dall’assedio delle truppe di Assad. Il giovane è poi diventato noto come “il pianista di Yarmuk”, campo profughi palestinese alle porte di Damasco. Il giorno del suo compleanno i miliziani dell’Isis bruciarono il suo piano, in quanto “haram” (“proibito”): da quel momento, Aeham ha deciso di andar via. In Germania ha trovato rifugio in un vecchio motel abbandonato che aveva un pianoforte: lì ha ricominciato a suonare e cantare.
Dopo questa prima parte dedicata suggestiva e molto significativa la scena si sposta ai Giardini Unicef dove alle 22.30 per la tappa del Festival itinerante si esibirà Enza Pagliara con Dario Muci voce, Marco Bardoscia al contrabbasso, Dario Congedo alle percussioni, Michele Bianco alla fisarmonica e Adolfo la Volpe alle corde. Nel nuovo progetto “Finibus Terrae Insimul - Canti e Pizziche del Salento”, l’appassionata rilettura di un corpus di canti dimenticati, appresi dagli anziani cantori salentini, si mescola a composizioni nuove ispirate alla realtà quotidiana. Canti “alla stisa” (ad una o più voci, ma senza l’accompagnamento musicale) e struggenti melodie d’amore.

Intanto continua il lavoro per il Concertone di Melpignano. E saranno le luminarie di MarianoLight a impreziosire il maestoso palco de la Notte della Taranta, il 26 agosto. Le tradizionali luci che caratterizzano le ricorrenze del Salento sono la scenografia scelta per il ventennale della manifestazione. Il palco si fa imponente cassa armonica che ospiterà tutti i musicisti dell’Orchestra popolare de La Notte della Taranta, il Corpo di ballo e gli ospiti. La struttura realizzata dagli artigiani “maestri paratori” sarà di forma semicircolare, gli archi montati sul palco coprono una superficie di 40 metri e raggiungono un’altezza di 14 metri, 19mila lampade a led di colore blu e bianco caldo accenderanno la lunga notte di Melpignano. Il progetto è stato ideato da Lucio Mariano in collaborazione con il regista e coreografo Luciano Cannito. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia