Alle 22, stasera a Casalabate, arriva per la sua unica data in Italia Muchachito Bombo Infierno, uno dei migliori interpreti della moderna scena musicale spagnola ed erede ideale...
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A fianco del polistrumentista catalano – durante i suoi concerti canta e suona contemporaneamente chitarra e gran cassa – salirà, per la prima volta in Italia, tutta la sua band composta da: Diego “El Ratòn” Pozo, alla chitarra, Javi Geras, al basso e moog, Marcos Crespo, a trombone e tastiere, Alex Serrano, alla tromba e tastiere. Il suo show fonde stili e umori differenti, musica impazzita che racconta storie d’amore e di ubriachi, piena d’ironia, impreziosita dai dipinti in diretta. Durante il concerto, infatti, dalla durata e scaletta imprevedibile, l’artista, pittore e decoratore Santos de Veracruz dipinge quadri in scena.
Originario di Santa Coloma, nella periferia rossa di Barcellona, Muchachito al secolo Jairo Perera - classe 1975 - è l’eccentrico leader del gruppo. La strada è la sua fonte di ispirazione, il suo piccolo cabaret ambulante, che alimenta la sua scatenata rhumba rock e cattura gli spettatori in un vortice incontenibile. Il suo cammino inizia nel 2004 quando si presenta per la prima volta dal vivo nella Sala Apollo di Barcellona. Il suo primo disco “Vamos que nos vamos” (2005) è benedetto dagli Ojos de Brujo, la band catalana che ha creato la via a quello che ora viene chiamato new flamenco. Nel frattempo, mentre il primo disco arriva a vendere più di 20.000 copie, Muchachito si lega a un altro grande gruppo flamenco-rock di quegli anni: Los Delinquentes. Intanto escono “Visto lo visto” (2007) e il penultimo “Idas y vueltas” (2010). Ogni disco è rigorosamente autoprodotto. Nel 2016 ritorna con il suo quarto album “El Jiro”. L’inventore del rumboxing dopo aver composto i brani di questo album li ha testati live nel tour “La Maqueta”. In molti brani si ascoltano le chitarre di Diego Pozo - già ne Los Delinqüentes - che ha accompagnato Muchachito nei suoi ultimi concerti in trio e ha collaborato alla produzione dell’ultimo album. Memorabili gli arrangiamenti dei fiati di David Carrasco in “El Niño” e la produzione - mix e mastering – di Dani Alcover. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia