Omaggio a Battiato, concerto in teatro

Omaggio a Battiato, concerto in teatro
Un’amicizia e un’intesa artistica durate vent’anni: è il legame che si era creato tra Franco Battiato e Francesco Libetta. Due artisti accomunati...

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Un’amicizia e un’intesa artistica durate vent’anni: è il legame che si era creato tra Franco Battiato e Francesco Libetta. Due artisti accomunati dall’originalità, dall’eclettismo, dalla curiosità nella sperimentazione e dalla molteplicità negli interessi. E ora che il mondo non solo musicale è in lutto per la recente scomparsa di Battiato, sarà proprio Libetta, didatta rigoroso e concertista dalla carriera internazionale, a rendergli un affettuoso omaggio. 

Il concerto

Libetta suona Battiato” è infatti il titolo del concerto che si terrà lunedì 7 giugno alle 20.30 al Teatro Fusco di Taranto per gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” (informazioni 099.7303972; biglietti 20 e 15 euro su liveticket.it - Amici della Musica).
A Battiato il musicista salentino aveva dedicato un suggestivo cd intitolato “Bach & Battiato”, dove accanto a brani del genio tedesco e di altri autori classici figurano tre trascrizioni di canzoni del maestro siciliano fatte dallo stesso Libetta: “E ti vengo a cercare”, “I treni di Touzer” e “La cura”. 

«Sarà una serata particolare - sottolinea Libetta - perché a Battiato mi legano tante importanti esperienze. Ho sempre apprezzato il suo coraggio di ripensare anche le cose che sembrano ovvie. Era veramente un personaggio dotato di una curiosità intellettuale unica. Non si è mai limitato a scrivere musica, ma si è sempre speso come personaggio non dividendo il privato dal pubblico. Un giorno mi telefonò da un numero improbabile, e mi disse che si trovava in Tibet per girare un documentario sulla reincarnazione». 

Gli studi del Maestro

D’altronde Battiato, che non ha mai fatto segreto dei suoi studi e delle sue letture, è stato uno dei massimi divulgatori dell’opera di Georges Ivanovic Gurdjieff, filosofo e mistico armeno vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900. E proprio dal libro più noto in cui vengono spiegate e divulgate le sue teorie dall’allievo Piotr D.Ouspensky (“Frammenti di un insegnamento sconosciuto”), sono arrivate l’ispirazione del titolo, del ritornello e del senso di una delle sue più celebri canzoni, “Centro di gravità permanente”. E in apertura di serata Libetta, in trio con il flautista Gianmarco Leuzzi e il fagottista Antonio Vergine, affiancati da un ensemble di archi, eseguirà tre pezzi tratti dal ciclo “Journey to Inaccessible Places”, frutto della collaborazione tra il compositore russo Thomas de Hartmann e appunto Gurdjieff. 

Nel programma ci sarà anche “Sen Paigamberler & Hazreti Mevlana” da “Genesi”, una delle cinque opere liriche di Battiato, contenente gli adattamenti in lingua moderna di alcuni testi antichi dal sanscrito, persiano, greco e turco. Riferimenti al mondo del melodramma, ma di Mozart e del suo “Flauto magico”, ci sono poi nel brano “I treni di Touzer”, che Libetta riproporrà prima di due pagine beethoveniane, l’Adagio cantabile dalla Grande Sonata op.13 e la celebre “Per Elisa”, che fornì lo spunto per la canzone scritta per Alice e con cui la cantante vinse il Festival di Sanremo quarant’anni fa.


Il concerto proseguirà con un pezzo originale di Libetta intitolato “Battiatrio” e con la danza dal finale del primo atto e lo “Scampanio” dall’altra opera di Battiato, “Telesio”. Non mancheranno quattro estratti dal musical di Libetta “Ottocento - L’assedio di Otranto”, e poi il gran finale con la sua versione de “La cura”. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia