«Ma vuoi vedere che...». Si comincia così e si finisce sempre lì: alla variante cospirazionista. Tema, stavolta: il turismo a prezzi folli, il caro frisa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Ma vuoi vedere che...». Si comincia così e si finisce sempre lì: alla variante cospirazionista. Tema, stavolta: il turismo a prezzi folli, il caro frisa e i rincari per ombrellone-e-lettini, l’eco nazionale mediatica e social, la Puglia catapultata sullo scomodo banco degli imputati.
Il problema c’è, il dibattito è aperto e vivo, e la bolla speculativa è destinata presto o tardi a esplodere. Cavarsela con difese d’ufficio serve a poco, se non a nascondere subdolamente la polvere sotto al tappeto. Affidarsi poi al complottismo è ancora peggio. Ecco, appunto: «Ma vuoi vedere che tutto questo baccano sui prezzi in Puglia è una manovra per screditarci?». C’è chi lo pensa, qualcuno s’azzarda pure a dirlo o a scriverlo. Anche tra i rappresentanti istituzionali regionali e locali. Come se ci fosse un Grande Piano per affossare la Puglia. Come se lì fuori i leggendari e indefiniti Poteri forti (Quali? Le altre regioni con flussi turistici superiori alla Puglia? E perché?) o le Multinazionali (altro classico) congiurassero per mettere in cattiva, cattivissima luce e far fuori il Salento, la Valle d’Itria e il Gargano: è una manovra a tenaglia, siamo scomodi, diamo fastidio. A chi, poi, boh.
Il punto, qui, non sono i poteri forti, ma i destini deboli. Immaginare di spremere i turisti come limoni secondo una logica predatoria, senza peraltro offrire servizi di qualità e senza produrre volumi davvero rilevanti e impattanti di reddito e occupazione, è strategia di corto respiro, sprovvista di futuro. E chiudersi a testuggine non appena qualcuno solleva il dito e segnala il problema, ignorare la realtà, affidarsi alla narrazione consolatoria, vittimistica e identitaria del complotto, del grande piano, dei poteri forti, delle multinazionali e del «ma vuoi vedere che...», è terribilmente rassicurante, ma dannoso. Ed è ormai un approccio troppo ricorrente per essere un’eccezione: pensate alla rimozione della verità nel caso xylella, o alle opposizioni spesso cieche a investimenti e infrastrutture.
Quotidiano Di Puglia