Il batterio avanza verso nord. Senza sosta, seminando nuovi focolai e minacciando sempre più seriamente la piana degli Ulivi millenari. L'allarme arriva da...
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Che la corsa del batterio non stia cessando non lo dimostrano soltanto i nuovi aggiornamenti, ma anche le misure adottate dalla stessa Regione. Non a caso, infatti, nell'ambito dell'attività di monitoraggio e di prevenzione della diffusione della xylella nelle zone indenni da contagio, in quelle cuscinetto e di contenimento, l'Agenzia per le Attività Irrigue e Forestali (Arif) nei giorni scorsi ha avviato controlli anche nel territorio comunale di Bari che è compreso nella zona indenne. Le operazioni da parte del personale tecnico incaricato dall'Arif sono tuttora in corso e si concluderanno entro il 31 dicembre 2017. Saranno ispezionate le piante a rischio presenti all'interno di porzioni di superfici geografiche di un ettaro, prevalentemente coltivate ad uliveto e frutteto, anche in aree attorno a vivai e stazioni di servizio lungo le principali vie di comunicazione. Saranno prelevati campioni da eventuali piante ospiti che manifestano sintomi ascrivibili alla xylella fastidiosa e di quelle asintomatiche prossime alle sintomatiche. «Il monitoraggio - precisa comunque il Comune di Bari - sarà effettuato da professionisti selezionati e formati dall'Arif ai quali è stata attribuita la funzione di Agente fitosanitario, e non comporterà alcun elemento invasivo o distruttivo, se non l'ingresso nei fondi e il prelievo, eventuale, di piccolissime parti di pianta». L'esecuzione di una ricognizione sistematica della presenza della xylella sul territorio pugliese costituisce un passaggio obbligato nella lotta al batterio: «Pone le basi per la programmazione di ogni intervento, in particolar modo di prevenzione. Rappresenta, quindi, uno strumento insostituibile di conoscenza e tutela del patrimonio ambientale, agricolo e storico-culturale per l'intera collettività locale e regionale». E dalla costante attività di monitoraggio, ecco emergere i nuovi dati sul contagio. Che non si ferma. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia