Xylella, la Regione multa se stessa per i mancati abbattimenti

Xylella, la Regione multa se stessa per i mancati abbattimenti
Xylella, la Regione Puglia multa  se stessa per i ritardi con cui si procede nell’abbattimento delle piante colpite dalla batteriosi. Un paradosso, ma...

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Xylella, la Regione Puglia multa  se stessa per i ritardi con cui si procede nell’abbattimento delle piante colpite dalla batteriosi. Un paradosso, ma tant’è. Nei giorni scorsi sono scattate le prime sanzioni per l’Arif (l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) incaricata di effettuare sia i monitoraggi sia i tagli degli alberi risultati positivi alla malattia.

Si tratta di ulivi infetti - pare 18 nella zona di Ostuni - i cui decreti di abbattimento risalgono alle gestioni passate dei commissari straordinari Arif, Domenico Ragno e Oronzo Milillo. A far scattare le sanzioni - che potrebbero oscillare da un importo di mille fino a 30mila euro per pianta - è l’Osservatorio fitosanitario regionale, che in caso di inadempienze può multare l’ente incaricato di procedere con i tagli, in questo caso l’Arif, come prescrive la delibera regionale - la numero 1890 del 18 ottobre 2018 - che stabilisce «che le operazioni di trattamento fitosanitario ed estirpazione delle piante risultate infette a seguito del monitoraggio 2018-2019, da effettuare ai sensi degli articoli 6 e 7 della decisione 2015/789 , siano da effettuate dalla Regione per il tramite dell’Arif, per garantire che siano svolte con celerità, come richiesto dalla Commissione, fatta salva l’estirpazione volontaria svolta dal proprietario entro i termini e le modalità previste nell’atto prescrittivo».

È proprio per via di quella delibera che si arriva all’inverosimile situazione in cui la Regione multa se stessa, come sta, di fatto, accadendo, e come continuerà ad accadere a meno di un nuovo provvedimento che sconfessi il primo, al tempo approvato per rendere più incisive le azioni di contrasto alla pericolosa fitopatia, considerati i diktat Ue. Dalla Regione confermano: «Le sanzioni all’Arif sono un atto dovuto per via di quella responsabilità riconosciuta appunto dalla delibera 1890», ma assicurano che con tutta probabilità nessun euro sarà sborsato dall’Agenzia.


Tuttavia il caso resta controverso tanto che per non pagare le multe l’Arif sarà obbligata quanto meno a presentare un ricorso. Del resto, è stato anche per il rischio di quelle sanzioni che il commissario straordinario Arif, Oronzo Milillo, si è dimesso, oltre alle ingerenze dichiarate dallo stesso nella gestione delle azioni contro la xylella sia da parte degli uffici regionali che dallo stesso governatore.
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Quotidiano Di Puglia