Xylella, dall'Unione Europea una prima apertura verso il reimpianto

Xylella, dall'Unione Europea una prima apertura verso il reimpianto
«Positivo il risultato raccolto ieri a Bruxelles che ci fa sperare in una modifica delle limitazioni imposte dall'Ue, sì da dare, lo auspichiamo, respiro...

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«Positivo il risultato raccolto ieri a Bruxelles che ci fa sperare in una modifica delle limitazioni imposte dall'Ue, sì da dare, lo auspichiamo, respiro all'olivicoltura salentina fortemente provata dalla batteriosi». Commenta così l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, dopo la riunione di ieri, lunedì 15 maggio, del Comitato fitosanitario permanente a Bruxelles in cui è stata presentata la bozza di proposta di modifica della Decisione di esecuzione 789/2015 (relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione della Xylella fastidiosa).


«Tale proposta - fa sapere l'assessore di Gioia - verrà discussa il prossimo mese. Abbiamo lavorato alacremente e ottenuto - sottolinea - in sede di negoziati, una proposta riportante importanti modifiche normative. Significa che sono state accolte le richieste da tempo avanzate dalla Regione Puglia e inviate ufficialmente il primo febbraio scorso alla Commissione europea».

Le principali modifiche, aggiunge Di Gioia, «riguardano la deroga al divieto di impianto in zona infetta, escluso la zona di 20 km a ridosso della zona cuscinetto, delle varietà di olivo risultate tolleranti (ovvero Leccino, FS17); la liberalizzazione della movimentazione e commercializzazione delle tre cultivar di vite sulle quali sono state effettuale le prove di infettività al ceppo Codiro (Negroamaro, Cabernet-Sauvignon, Primitivo); la tutela degli olivi monumentali non infetti, attraverso strutture con reti anti insetto, nel caso questi ricadano nell'area di cento metri, intorno ad una pianta infetta».

Inoltre, si legge ancora in una nota, è stata proposta la riduzione della zona cuscinetto da 10 a 5 chilometri per i focolai isolati e che si trovino in specifiche circostanze e l'introduzione, tra le analisi ufficiali per accertare il batterio Xylella fastidiosa, del metodo Lamp, utilizzato per rilevare in modo veloce e in campo la presenza di Xylella fastidiosa.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia