Vendemmia, la regina è la Puglia: prima regione nella produzione del vino, superato il Veneto

Vendemmia, la regina è la Puglia: prima regione nella produzione del vino, superato il Veneto
È la Puglia la regina della vendemmia, quest’anno tornata in testa alla classifica delle regioni più produttive di vino. È quanto scaturisce dal report...

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È la Puglia la regina della vendemmia, quest’anno tornata in testa alla classifica delle regioni più produttive di vino. È quanto scaturisce dal report di Assoenologi che raccoglie le stime e i primi dati provenienti dalle varie zone del Paese.

Se l’annata 2017 è stata tra le più scarse degli ultimi cinquant’anni, dove gli eventi climatici si sono accaniti con un’inusuale ed eccezionale portata, quest’anno siamo tornati ai valori medi riferiti ad annate di piena produzione di vino. Anche il periodo della raccolta risulta nella norma, con circa 7-15 giorni di ritardo rispetto allo scorso anno. Ciò che però ha caratterizzato questa inusuale annata sono state le punte di caldo alternate a forti precipitazioni che hanno creato un’elevata umidità. Le previsioni di Assoenologi indicano una produzione di vino e mosto superiore di circa 10 milioni di ettolitri rispetto al 2017.
 Ad oggi, tutte le regioni italiane evidenziano consistenti incrementi produttivi con punte anche del 30-35% soprattutto nel Centro Italia, la cui produzione lo scorso anno era stata però falcidiata dalla siccità. In base alle prime stime di Assoenologi, la Puglia con 11,9 milioni di ettolitri, dopo diversi anni, ritorna al primo posto nella classifica delle regioni più produttive, seguita dal Veneto (10,3), dall’Emilia Romagna (7,8) e dalla Sicilia (5,8). Queste quatto regioni insieme nel 2018 produrranno circa 36 milioni di ettolitri, ossia circa il 65% di tutto il vino italiano.

Con 55,8 milioni di ettolitri il 2018 si colloca al secondo posto nella produzione degli ultimi vent’anni. Bisogna infatti risalire al 1999 per riscontrare un quantitativo maggiore (58,1 milioni di ettolitri). L’andamento climatico ha messo a dura prova l’opera dei viticoltori, che hanno dovuto effettuare molti trattamenti per mantenere la sanità delle uve. Di conseguenza, al Nord la qualità risulta più che buona, con diverse punte di ottimo, alcune di eccellente. In alcune aree del Centro-Sud la situazione nel mese di agosto è stata caratterizzata da precipitazioni abbondanti e continue. In diverse zone violenti temporali e bombe d’acqua hanno provocato defogliazioni e lacerazioni sviluppando marciume acido e botrite. Da rilevare, in particolare nel Salento e nella Sicilia occidentale, l’assenza di venti caldi e la presenza di precipitazioni continue, che ha determinato un notevole ristagno di umidità, con conseguente incremento delle malattie fungine. Fortunatamente, come detto, la situazione è circoscritta e, nel complesso, molte zone sono state favorite da migliori condizioni meteo e quindi possono ottenere ottimi prodotti.
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Quotidiano Di Puglia