Più Tap e meno gas russo, il premier Draghi conferma: «Il Governo intende incrementare i flussi»

«La nostra capacità di utilizzo è limitata dal numero ridotto di rigassificatori in funzione. Per il futuro, è quanto mai opportuna una riflessione...

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«La nostra capacità di utilizzo è limitata dal numero ridotto di rigassificatori in funzione. Per il futuro, è quanto mai opportuna una riflessione anche su queste infrastrutture. Il Governo intende poi lavorare per incrementare i flussi da gasdotti non a pieno carico, come il Tap dall'Azerbaijan, il TransMed dall'Algeria e dalla Tunisia, il GreenStream dalla Libia». Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell'informativa alla Camera sul conflitto tra Russia e Ucraina, ha fatto riferimento anche all'infrastruttura della Puglia sulla questione energia/gas.

Il senso è quello di essere meno dipendenti dal gas russo e avere più autonomia. Non escludendo, appunto, un potenziamento dell'infrastruttura pugliese.

Le parole del premier

«Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell'immediato. Il Governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il prezzo dell'energia, ove questo fosse necessario». 

L'Italia, ha spiegato, è impegnata a spingere l'Unione Europea nella direzione di meccanismi di stoccaggio comune, che aiutino tutti i Paesi a fronteggiare momenti di riduzione temporanea delle forniture. «Ci auguriamo che questa crisi possa accelerare finalmente una risposta positiva sul tema».

«Gli stoccaggi italiani beneficiano dell'aver avuto, a inizio inverno, una situazione migliore rispetto a quello di altri Paesi europei, anche grazie alla qualità delle nostre infrastrutture. Il livello di riempimento aveva raggiunto il 90% alla fine del mese di ottobre, mentre gli altri Paesi europei erano intorno al 75%. Gli stoccaggi sono stati poi utilizzati a pieno ritmo e nel mese di febbraio hanno già raggiunto il livello che hanno generalmente a fine marzo. Questa situazione, che sarebbe stata più grave in assenza di infrastrutture e politiche adeguate, è simile a quella che vivono altri Paesi europei tra cui la Germania. La fine dell'inverno e l'arrivo delle temperature più miti ci permettono di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi, ma dobbiamo intervenire per migliorare ulteriormente la nostra capacità di stoccaggio per i prossimi anni», le sue parole.

D'Attis: dimostrazione di una Puglia strategica

“La Puglia è strategica nella politica energetica del futuro e lo è soprattutto Brindisi: lo confermano le parole chiare del premier Mario Draghi, nell’ambito della relazione alle Camere sulla guerra in Ucraina. La funzione strategica fino a esaurimento delle centrali a carbone, il posizionamento sulla linea delle forniture del gas, le semplificazioni alle autorizzazioni di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili: Brindisi, Taranto e anche il resto della Puglia devono essere pronte, mettendo da parte le posizioni politiche del NO a prescindere e sostenere questa politica. Forza Italia, a tutti i livelli istituzionali, dal Parlamento al Consiglio regionale e agli enti locali, lavorerà affinché questo processo di sviluppo sia sostenuto”. Così, in una nota, il deputato di Forza Italia, Mauro D'Attis, commissario regionale del partito azzurro in Puglia.

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Quotidiano Di Puglia