Tagli ai voli, Vadrucci: «Decisione grave, pronti a protestare La politica deve difendere il territorio»

Tagli ai voli, Vadrucci: «Decisione grave, pronti a protestare La politica deve difendere il territorio»
Il problema non è solo - o non è tanto - il taglio di un volo da e per Milano. Il problema è il più generale impoverimento di offerta...

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Il problema non è solo - o non è tanto - il taglio di un volo da e per Milano. Il problema è il più generale impoverimento di offerta dell'Aeroporto del Salento quando, per contro, l'aeroporto di Bari presenta una vastissima offerta di tratte, orari e destinazioni. E poi c'è il problema dei collegamenti internazionali, perché Milano - così come Roma - spesso non è la destinazione finale del viaggio, ma solo una tappa che permette a chi parte dal Salento di raggiungere il resto del mondo. Il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, inquadra subito il problema del taglio di un volo nella sua complessità. Ed è il primo a scendere in campo per difendere i diritti dei cittadini ma anche e soprattutto degli imprenditori salentini che su collegamenti efficienti e tempestivi contano per portare a termine i loro affari in maniera rapida ed economica sia in termini di tempo che di denaro.


Presidente, cosa significa per il territorio perdere il primo collegamento del mattino per l'aeroporto di Milano-Linate?
«Si tratta di una decisione grave, persino più impattante del taglio del volo di metà mattina deciso lo scorso autunno e poi fortunatamente revocato. Il perché è presto detto: se un imprenditore ha un appuntamento presto al mattino ora sarà costretto a partire la sera prima e a pagarsi un albergo. Questo comporta che le spese aumentano in maniera esponenziale e con i tempi che corrono non è davvero accettabile».


Lo scorso autunno Ita ci aveva ripensato, ora prova di nuovo a effettuare un taglio sul Brindisi-Milano. Come mai?
«Non ci sono giustificazioni di natura economica perché i voli su quella tratta sono sempre pieni. Certo Ita, come le altre compagnie, ha chiesto senza ottenerli dei ristori per mantenere i collegamenti e vista la privatizzazione, non c'è da stupirsi del fatto che stia adottando la stessa politica commerciale. Mi auguro che la politica si dia da fare già da subito per evitare i tagli perché non voglio essere complottista, ma oggi gran parte dell'offerta è concentrata su Bari».


Il Salento è quindi penalizzato a vantaggio del capoluogo di regione?
«Obiettivamente, Bari offre una scelta di voli importante e rilevo come in alcuni casi possa persino convenire decidere di farsi un'ora in più di macchina e raggiungere Bari piuttosto che partire da Brindisi e magari doversi accontentare di orari scomodi oppure rassegnarsi a pagare l'albergo. Ogni volo che "scompare" è un grave disagio, sono penalizzati i cittadini ma anche l'intera imprenditoria salentina».


Il danno è doppio, perché a scomparire è anche l'ultimo volo da Milano a Brindisi, quello che atterra alle 23.40 della stessa compagnia.
«E questo significa che, per chi viaggia per lavoro, non ci sarà più la possibilità di concentrare tutte le attività e sbrigare tutti gli affari in un'unica giornata potendo contare su un volo di ritorno in tarda serata. Si rischia di dover rimanere in città per un'altra notte, con i costi che lievitano. È veramente un durissimo colpo per il territorio».


E cosa si può fare per scongiurarlo?


«Milano è il centro dell'economia e hub fondamentale per collegarci con il resto del mondo: siamo pronti a una protesta fortissima e ci rivolgiamo ai rappresentanti politici del territorio perché sin da subito, finché si è in tempo, ingaggino una battaglia contro l'impoverimento dell'Aeroporto del Salento. Ita non può decidere impunemente di tagliare i suoi voli».
V.Bla.
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Quotidiano Di Puglia