Con l'accusa di peculato continuato in concorso, la Guardia di Finanza ha posto agli arresti domiciliari due indagati - Giuseppe e Mario Colapinto, padre e figlio di 62 e 35...
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I militari hanno anche sequestrato beni immobili nella disponibilità dell'impresa, per un valore complessivo di cinque milioni di euro, che sarebbero stati acquistati con denaro pubblico. Al momento sono in corso perquisizioni. L'operazione, chiamata 'Cornucopia', è frutto di indagini avviate due anni fa su presunte irregolarita' gestionali della società indagata.
I Comuni colpiti. Il peculato fa riferimento alle attività svolte dalla Cerin srl che si occupa di riscossione e accertamento dei tributi per il Comune di Bitonto e per altri grossi centri della provincia di Bari (Modugno, Grumo Appula, Santeramo, Binetto, Toritto) e di altre province (tra cui Melendugno, Massafra, Mesagne, Ascoli Satriano, Montecastrilli, Melendugno, Francavilla, Popoli, Ururi, Cirià, Bisignano, Mariglianella, Pecognaga, Gazzaniga). Secondo l'accusa, i due amministratori di fatto della Cerin e della Siart (controllata Cerin) si sono appropriati delle somme di pertinenza delle amministrazioni comunali per un ammontare complessivo di 2.462.000 euro.
E' stato inoltre accertato che tra il 2010-2012 un importo non inferiore a 3.188.000 euro riscosso da Cerin dai contribuenti di Bitonto non è stato riversato nelle casse comunali né è stato dichiarato come oggetto di riscossione da parte della società. Su quest'ultimo aspetto saranno svolti accertamenti sulle forme di controllo esercitate dagli uffici comunali sulle attivita' del concessionario, articolate su base esclusivamente formale e fiduciaria, in quanto fondate sui rendiconti e le (false) attestazioni fornite da Cerin. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia