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La questione dei trasporti scolastici, in Puglia, è ancora ferma al palo. La questione del possibile scaglionamento degli ingressi degli studenti, in particolare delle Superiori, e con l'utilizzo differenziato dei mezzi pubblici non è giunta al capolinea. Nonostante da parte della Regione si sia provveduto, da subito a garantire un fondo di 3 milioni di euro preso dal Bilancio, per agevolare l'operatività da parte dei gestori dei mezzi di trasporto. Una questione che entrerà nel vivo soltanto tra 10 giorni grazie all'ordinanza regionale che stabilisce le modalità della Didattica integrata per tutti gli ordini di scuola, ma che ha bisogno comunque di tempi tecnici per essere approntata, come suggerisce il presidente Asstra, Matteo Colamussi: «Per noi la situazione resta invariata, prendiamo atto degli sforzi compiuti per mettere a punto le modalità da parte dei Prefetti, diamo atto all'assessore Anna Maurodinoia di aver tempestivamente aperto il tavolo, per poter definire attività e dei tempi, ma per il resto c'è il nodo cruciale delle risorse. Abbiamo bisogno di due settimane dal momento in cui l'atto verrà notificato, in modo da organizzarci in maniera puntuale». Colamussi respinge l'idea che dipendano dalle aziende di trasporto l'impossibilità di mettere in atto le azioni di prevenzione: «Il differimento resta la modalità più utile per attuare la tutela e consentire il viaggio in sicurezza. Se si ragiona con un differimento dai 100 minuti alle 2 ore, occorre un innesto di oltre 400 autobus. Ribadiamo che i mezzi pubblici sono sanificati e che le aziende stanno facendo grande sacrificio. Da marzo scorso abbiamo proposto lo scaglionamento degli orari, ma adesso non tocca a noi agire».
Il pensiero va ai 300 milioni promessi dal Governo per risolvere l'emergenza del trasporto scolastico e ancora non pervenuti, tanto da lasciare la Regione in forte difficoltà visto che non si sa quale fetta toccherà alla Puglia: «Abbiamo bisogno di linee guida chiare anche banalmente perché, nel momento in cui occorre aggiungere autisti, bisogna imparare il percorso.
A Brindisi, dalla supervisione del prefetto Carolina Bellantoni lo scorso 22 dicembre, è emersa la necessità di un raggruppamento per fasce orarie differenziate in ingresso e in uscita, rispettivamente per l'entrata a scuola di due ingressi, uno alle 8 e l'altro alle 10, per l'uscita due distinti orari, uno alle 13 e l'altro alle 15, con possibilità per l'azienda di trasporto, per minore percentuale di utenti, di attivare una ulteriore fascia di uscita alle 14 si legge nel documento operativo della Prefettura. Stp ha previsto un incremento fino a 76 corse, anche ricorrendo all'utilizzo di autobus Ncc (noleggio con conducente), fino ad un massimo di 20 unità. In relazione al servizio urbano della città di Brindisi, Stp ha previsto invece un incremento complessivo di 11 corse per supportare le attuali corse bis scolastiche negli orari d'ingresso ed uscita. Documento operativo già redatto e approvato anche dalla Prefettura di Taranto. In questo caso il prefetto Demetrio Martino ha stabilito che l'organizzazione dell'attività didattica sarà strutturata con lezioni da 50 minuti: il potenziamento del servizio attraverso l'incremento di fondi destinati al noleggio di mezzi aggiuntivi, passerà dalla disponibilità delle società di trasporto privato che è di circa 30 mezzi, rispetto ai quali formuleranno un'offerta dettagliata da inviare, oltre che in Prefettura, alla Provincia e alla Regione.
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Quotidiano Di Puglia