BARI - E’ stato approvato ieri dalla Giunta regionale il Piano della rete dell’emergenza-urgenza e l’assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia, centra uno degli obiettivi...
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La nuova rete si poggerà su ospedali Hub, Spoke e pronto soccorso di base e, in una prima fase, sui Ppi (Punti di Primo Intervento) nati sulle ceneri degli ospedali da riconvertire. La mission di questi Ppi è la trasformazione, in ogni caso, entro un arco temporale predefinito, in postazione medicalizzata del 118, cioè Punti di Primo Intervento Territoriali (Ppit). In questo modo si vuole distinguere nettamente la funzione dell’emergenza da quella delle cure primarie ovviando, si spera, l’intasamento dei pronto soccorsi da parte dei codici bianchi e verdi e gli interventi del 118 su casi che non presentano il carattere dell’urgenza.
Nella nuova rete, sull’intero territorio regionale, saranno presenti 7 Hub, 16 Spoke, 5 centrali operative del 118, 3 Ppi, 35 Ppit, 158 mezzi di soccorso. Con Hub e Spoke si distinguono gli ospedali in primo e secondo livello. In pratica l’assistenza ospedaliera si basa sul principio delle reti cliniche integrate che prevede la concentrazione della casistica più complessa, in un numero limitato di centri (Hub di secondo livello) che sono in stretto collegamento con i centri ospedalieri periferici (Spoke di primo livello). In sintesi negli Hub si trova, in più rispetto agli Spoke, cardiologia con emodinamica interventistica, chirurgia toracica, maxillo-facciale, chirurgia plastica, endoscopia digestiva ad alta complessità, broncoscopia interventistica, rianimazione pediatrica e neonatale, medicina nucleare e servizi h24 di tac, radiologia, ecografia.
Lecce, Brindisi e Taranto avranno un Hub per provincia, rispettivamente: Fazzi, Perrino, Santissima Annunziata. Gli Spoke, invece, saranno 3 a Taranto (Giannuzzi a Manduria, ospedale di Castellaneta e ospedale di Martina Franca) e altrettanti a Lecce (ospedale di Casarano, ospedale di Tricase, e Copertino-Galatina accorpati), uno a Brindisi il Camberlingo a Francavilla Fontana.
I presidi ospedalieri con pronto soccorso di base saranno dislocati due a Taranto (San Marco a Grottaglie e Moscati a Statte), uno in provincia di Brindisi (Ostuni, per l’esattezza), uno in provincia di Lecce, a Scorrano.
Ogni provincia del Grande Salento avrà la sua centrale operativa 118, oltre a 3 Ppit a Taranto e altrettanti a Lecce, mentre Brindisi potrà contare su quattro di questi presidi di base. Si potenzia la rete del pronto intervento con le auto mediche: 6 a Taranto, 5 a Brindisi, 8 a Lecce. Le ambulanze Mike (medicalizzate) saranno: 6 a Brindisi, 8 a Lecce, 10 a Taranto. Le India (con infermiere a bordo): 10 a Taranto, 12 a Brindisi, 15 a Lecce. Le Viktor (con soccorritore): 4 a Taranto, 2 a Lecce. Con l’approvazione della riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza è stato posato, anche, il primo tassello che porterà alla riorganizzazione della rete ospedaliera con la definizione dei compiti delle strutture e la loro geografia. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia