La Puglia è un set che seduce, dopo gli inglesi e gli americani, anche i cinesi, in arrivo con due grosse produzioni previste nei prossimi mesi, una delle quali sarà...
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All’inizio di maggio, invece, nel Capo di Leuca, partiranno le riprese del nuovo film di Edoardo Winspeare, “Una vita in comune”. Che la Puglia seduca registi e attori lo confermano anche due pezzi da novanta del cinema italiano come Christian De Sica e Carlo Verdone, ospiti del Festival del Cinema Europeo di Lecce, che ha chiuso i battenti ieri sera. Sono loro che hanno eletto il Salento «zona cinematografica più bella d’Italia» e non hanno nascosto il desiderio di girarci un film. «Se ci fosse la storia giusta – ha detto De Sica – non esiterei, anche perché qui si sta così bene. Ho scoperto Lecce sei anni fa, quando, in questo festival, venne assegnato per la prima volta il Premio intitolato a mio suocero Mario Verdone. Io e mia moglie Silvia siamo andati in giro per la città e ci siamo innamorati di questi palazzi color ocra con i balconi in ferro battuto. Già allora, pensai che Lecce è una delle città più cinematografiche che avessi mai visto nella mia vita».
Amici prima che cognati, Carlo e Christian sono uniti anche dall’ammirazione per questo set naturale che è il Salento, tanto da usare lo stesso concetto. «È il posto più bello dove fare cinema – sostiene Verdone – e di questa terra mi piace tutto. È interessante e creativa, anche dal punto di vista musicale. Se decidessi di ambientarci uno dei miei film, dovrei trasferirmi qui per tre o quattro mesi, per- ché bisogna starci in un posto per carpirne l’anima». Verdone e De Sica vanno ad allungare una lista di estimatori della Puglia terra di cinema, che ormai vanta fra le sue fila il gotha dei registi italiani, grazie all’ottimo lavoro svolto dal- la Film Commission. Su tutti Ferzan Ozpetek e Giovanni Veronesi, ormai di casa da queste parti anche in periodi non di riprese.
Ozpetek è cittadino onorario di Lecce, dove ha ambientato “Mine vaganti” nel 2009 e “Allacciate le cinture” nel 2014, dando alla città stessa, al suo barocco, alla sua luce così particolare, dignità di co-protagonista. E Veronesi, che spesso dichiara, a proposito di seduzione, che, se la Toscana è sua moglie, la Puglia è la sua amante, ha scelto Lecce e il Salento per ambientare un capitolo di “Manuale d’Amore 2” e parte del suo ultimo film “Una donna per amica”, realizzato due anni fa, quando, all’ombra di Sant’Oronzo, passeggiava la bellissima Letitia Casta. Ma, se pure Lecce vince la palma di location più scelta dalle produzioni nel Salento, anche il resto del territorio si difende bene. Paolo Genovese, il regista del momento che sta facendo incetta di premi con “Perfetti Sconosciuti”, ha girato in Puglia il suo film precedente “Sei mai stato sulla luna?”, scegliendo come location Brindisi, Nardò, Galatina e Martina Franca. «Essendo pugliese – commenta Alberto La Monica, diret- tore artistico del Festival del Cinema Europeo – potrebbe sembrare campanilismo, ma la Puglia offre veramente location rare e uniche. Non mi stupisco, quindi, quando le produzioni sia italiane sia internazionali prediligono questa regione. Nel nostro territorio si possono girare film di qualsiasi genere grazie alla immensa varietà di bellezze naturali, dei paesaggi mozzafiato che permettono le più svariate ambientazioni».
Ed, in effetti, così è stato. Lo dimostra, soprattutto, l’appeal che la Puglia ha, da qualche anno a questa parte, sugli stranieri. Nell’estate del 2009, Monica Bellucci e Sophie Marceau arrivarono a Lecce come protagoniste del film “Ne retourne pas” della regista francese Marina De Van, mentre, fra Lecce, Nardò e Presicce, è stato girato, nel 2014, il musical inglese prodotto dalla Eagle Picture “Walking on Sunshine” di Max Giwa e Dania Pasquini con Leona Lewis e Giulio Berruti. La centrale Enel di Cerano, invece, è stata il set per alcune scene d’azione del thriller “Stratton: First Into Action”, diretto da Simon West e sempre prodotto dalla Eagle, mentre nel porto di Brindisi, a Punta Riso, e sul litorale di Castro sono state realizzate delle riprese di “Point Break 2” di Ericson Core, il remake del film-cult con Patrick Swayze, prodotto dall’america- na Warner. Il futuro cinemato- grafico, quindi, pare parlare sempre più lingue straniere. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia