Castel di Salve, Tormaresca, Leone De Castris, Due Palme, Conti Zecca, Apollonio, Menhir, Azienda Monaci, Vini Marulli, San Donaci: i rosati del Salento conquistano Venezia e...
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Al Carnevale, infatti, i rosé hanno soppiantato bollicine, straniere e nostrane, e goduto di un "posto in prima fila".
Oltre alle etichette già citate, fra le più note del Tacco d'Italia, anche Teanum, Casal Trinità, Vini Manduria, Cuturi e Trullo di Pezza, Alberto Longo, Polvanera, Spagnoletti Zeuli, Pietraventosa, Carvinea, San Pancrazio, Altemura, Michele Calò e figli.
“Siamo riconoscibili e stimati per via del lavoro che in questi anni abbiamo svolto sulla nostra identità vitivinicola. Abbiamo sdoganato il potenziale di vini come il nostro primitivo - commenta soddisfatto l'assessore all'Agricoltura regionale, Fabrizio Nardoni - ed ora stiamo affermando, senza ombra di smentita, anche la nobiltà e la pregevolezza dei nostri vini rosati. Vedere Piazza San Marco nelle giornate del famoso Carnevale di Venezia brindare con i nostri rosati e non con le bollicine estere o del nord è stato un grande successo che sento di condividere con i trenta produttori che hanno accettato la sfida lanciata con il Concorso Nazionale dei Vini Rosati.”
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Quotidiano Di Puglia