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Il reintegro in servizio dei medici no vax annunciato dal nuovo ministro della salute Orazio Schillaci, con un provvedimento nazionale allo studio del governo Meloni, in Puglia rischia di scontrarsi con la legge regionale numero 2 del 2021, varata in piena emergenza sanitaria Covid, che impone l’obbligo della vaccinazione per medici e sanitari. Un caso non di poco conto, sul piano politico, soprattutto per i vertici sanitari regionali e per i direttori generali delle Asl, eventuali esecutori del provvedimento, anche se la materia della sanità allo stato attuale rientra tra le competenze concorrenti tra lo Stato e le Regioni, secondo quanto stabilito dall’articolo 117 della Costituzione.
Le Reazioni
In attesa però di comprenderne gli effetti sul provvedimento annunciano dal ministro Schillaci, ma non ancora ufficializzato, l’assessore alla salute della Regione Puglia, interviene sull’argomento con un richiamo al senso di responsabilità. «Siamo alla fase degli annunci e quindi prima di esprimere un giudizio bisogna attendere gli atti concreti che il Governo nazionale vorrà prendere», afferma Palese. «Quel che è certo è che non dobbiamo dimenticare gli sforzi compiuti nei tre anni trascorsi in cui abbiamo dovuto combattere un virus sconosciuto e invisibile che per fortuna sta evolvendo da pandemia in endemia solo grazie alla scienza. Ma questo non ci deve portare ad abbassare la guardia, proprio ora che la stagione invernale è alle porte. Occorre cautela e attenzione per ogni decisione, pur consapevole che la legge regionale del 2021 che impone l’obbligo derivi da una fase emergenziale che ora possiamo ritenere superata sotto un piano giuridico e sanitario». Attesa e cautela, per Palese. «I medici e gli operatori sanitari devono sempre attenersi alla legge. Quindi – aggiunge l’assessore - se ci sarà una norma nazionale di certo non siamo intenzionati ad andare allo scontro, ma dopo averla analizzata proveremo a comprendere come integrare le due norme nell’interesse collettivo. Personalmente però, invito il governo a seguire la linea dettata dal presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e non le esternazioni del brasiliano Jair Bolsonaro». Chiaro quindi il riferimento di Palese alle parole del Capo dello Stato che nel suo intervento durante la cerimonia al Quirinale per i Giorni della Ricerca, aveva dichiarato: «Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle. La scienza è stata decisiva».
su Quotidiano Di Puglia