Conto alla rovescia per il Reddito di cittadinanza: da dopodomani, 6 marzo, sarà infatti possibile inviare le domande per ottenere la misura di contrasto alla...
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Ora però l'attenzione si focalizza sulla data di mercoledì prossimo, primo giorno in cui sarà possibile presentare la domanda o nelle sedi dei Caf, o online sul sito del Reddotp di cittadinanza (https://www.redditodicittadinanza.gov.it/) se si è in possesso dell'identità digitale Spid, o negli uffici postali compilando il modello Inps. Il modulo è basato sulle regole del decreto in vigore ma potrebbe essere modificato se in sede di conversione ci dovessero essere emendamenti che lo cambiano.
A chi è destinata la misura? Potranno chiedere il Reddito i cittadini italiani o comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno residenti in Italia da 10 anni di cui gli ultimi 2 in via continuativa che abbiano un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza (al massimo 2,1 nel caso di famiglia numerosa). La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto. Il beneficio che si ottiene è un'integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro annui per un single (9.360 euro se si vive in affitto) moltiplicato per la scala di equivalenza. In pratica una famiglia di quattro persone con due figli maggiorenni con un reddito pari a zero può arrivare fino a 1.050 euro al mese ai quali si aggiungerebbero 280 euro al mese per l'affitto. Per poter fare domanda di Reddito bisogna avere un Isee, indicatore della situazione economica, aggiornato (quindi bisogna aver già presentato la Dsu, dichiarazione sostitutiva unica). Le informazioni contenute nella domanda di Reddito sono comunicate all'Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L'Inps verifica il possesso dei requisiti nei successivi cinque giorni e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso una carta di pagamento elettronica emessa da Poste Italiane. Oltre all'acquisto di beni e servizi di base, si legge nel sito governativo sul Reddito, essa consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo). È vietato usare la card per giochi che prevedono vincite in denaro. Ma è bene sottolineare che è prevista la decadenza dal beneficio nel caso non si faccia la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, non si partecipi alle eventuali iniziative di formazione o si rifiuti un'offerta di lavoro congrua. Infine, pena da due a sei anni di reclusione nel caso in cui si dovesse scoprire che sono state presentate dichiarazioni o documenti falsi. In quel caso, ovviamente, si è obbligati a restituire quanto percepito indebitamente. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia