Reddito di dignità, c'è la delibera regionale: «Ne beneficeranno 60mila pugliesi»

Reddito di dignità, c'è la delibera regionale: «Ne beneficeranno 60mila pugliesi»
BARI - «Oggi ho firmato la delibera che andrà in giunta alle 14, per il reddito di dignità: un modo di essere di sinistra in modo moderno, considerando la difficoltà delle...

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BARI - «Oggi ho firmato la delibera che andrà in giunta alle 14, per il reddito di dignità: un modo di essere di sinistra in modo moderno, considerando la difficoltà delle famiglie senza mantenere in piedi situazioni di privilegio». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.




I numeri. Emiliano ha spiegato che «il governo non ha questo progetto, ma una delle cose che faremo una volta approvato in giunta e trasmesso al Consiglio regionale, sarà prendere in contatto con l'Inps e Boeri, perché sarei curioso di conoscere quale era il progetto dell'Inps in questa materia». «E soprattutto aprire, perché si stratta di una sperimentazione non facile - ha aggiunto - un dibattito tecnico sulla migliore realizzabilità del progetto». Emiliano ha definito il reddito di dignità «una speranza, un segno di lotta contro la povertà, perché va nel segno di ciò che Papa Francesco ha chiesto alla politica, di occuparsi della dignità delle persone». «La delibera - ha precisato - il visto della ragioneria, quindi è coperta». «Ne beneficeranno circa 60 mila pugliesi - ha spiegato il governatore - con un limite massimo di 600 euro a famiglia. E non è un modo non per sbarcare il lunario e sistemarsi per sempre, come qualcuno immagina, ma un modo per far superare la soglia di povertà a famiglie in difficoltà, reinserendole nel mondo del lavoro attraverso formazione e prestazioni sociali che ciascun sottoposto al programma dovrà rendere. Se necessario anche andando a pulire giardini, i banani di una scuola, o a gestire lavori umili. In cambio della solidarietà da parte della comunità che gli darà una mano». «La durata massima è di 12 mesi - ha concluso - ma si può riprendere il programma se ci sono le condizioni dopo una interruzione».



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Quotidiano Di Puglia