BARI - Si amplia la platea dei beneficiari, che includerà anche le donne che hanno subito violenze e i genitori separati, e aumenta di 100 euro il contributo mensile. La giunta...
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Si allarga anche la platea dei beneficiari, dal primo luglio, infatti, Red riguarderà tutti coloro che, pur, con Isee sotto i 6mila, hanno una componente reddituale superiore a 3mila euro e che ad oggi erano esclusi. Non solo, anche per coloro che hanno un Isee superiore ai 6mila euro sono stati individuati dei criteri che permettono di partecipare al Red: ad esempio, è il caso delle famiglie numerose con più di 3 figli minori, i genitori separati senza casa e senza lavoro, persone con disabilità inserite in percorsi “dopo di noi”, donne vittime di violenza con o senza figli, nuclei familiari con un congiunto che necessita di prestazioni di assistenza familiare (lavoro di comunità) per un periodo di ricovero ospedaliero o riabilitativo. Per evitare i ritardi nei pagamenti e nella gestione delle domande di partecipazione, la giunta Emiliano ha previsto interventi di semplificazione: ci sarà una responsabilità diretta dei Comuni che potranno operare sulla piattaforma informatica che collega Ambiti, Regione e Inps per disporre immediatamente i dispositivi di pagamento, avendo verificato gli importi, anche con cadenza mensile e non più bimestrale. «La Regione Puglia non solo conferma la necessità della misura Red, che il primo anno ha riguardato 20 mila nuclei familiari - dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - ma rilancia ampliando la platea dei beneficiari che pur in condizioni di povertà saranno esclusi dalla misura nazionale in virtù dello sbarramento di accesso determinato dalle soglie Isee e Isre del Rei».
«La giunta regionale - spiega l’assessore al Welfare, Salvatore Ruggeri - ha approvato gli indirizzi per la ridefinizione del Red, per quanto riguarda i requisiti di accesso, per fare sì che si possa estendere ulteriormente la platea dei potenziali beneficiari a molte famiglie pugliesi che versano in condizione di povertà grave». Per recepire le modifiche approvate ieri, l’assessorato al Welfare e InnovaPuglia stanno aggiornando la piattaforma informatica e ciò ha reso necessario una breve sospensione della presentazione delle domande di Rei e Red fino al 30 giugno.
In quattro mesi, da dicembre 2017 a marzo 2018, oltre 36mile famiglie pugliesi hanno chiesto di poter accedere al Rei (reddito di inclusione) e al Red (reddito di dignità). Delle 36mila richieste di accesso, 26.649 hanno riguardato il Rei e 9.677 il Red. Le domande raccolte nei primi 4 mesi della nuova gestione Rei-Red sono nettamente superiori a quelle del 2017.
Adesso, con l’estensione dei criteri le domande Red faranno registrare – secondo l’assessorato regionale al Welfare - un ulteriore picco. Chi sono gli ammessi al Red sino allo scorso aprile? Per il 64,5% sono donne, per l’82,2% hanno meno di 50 anni, per il 57,4% hanno il diploma di scuola media inferiore e per l’1,6% in possesso di laurea. Il 51% degli ammessi hanno nuclei familiari con figli minori e il 21% circa ha un nucleo familiare monogenitoriale.
I percorsi Red già attivati nel 44,3% dei casi ha riguardato tirocini in imprese private o progetti nelle scuole e Comuni; per il 2,3%, invece, progetti di sussidiarietà ospitati da organizzazioni del terzo settore; per il 53,4% lavori di comunità (progetti individuali, di impegno a favore del proprio nucleo). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia