«No agli sciacalli dell’informazione». Il richiamo questa volta arriva dall'Ordine dei Giornalisti di Puglia che condanna duramente la pirateria...
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«È diventata pratica ormai diffusa l’invio di rassegne stampa su chat che violano sistematicamente la proprietà intellettuale del lavoro dei giornalisti, in particolare della carta stampata. L’informazione - si legge in una nota dell’Ordine dei giornalisti della Puglia - non può essere gratis, altrimenti sarà una delle prime vittime della crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus».
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«Un’assurdità soprattutto in considerazione della scelta del Governo di considerare le edicole tra i pochi esercizi commerciali che possono rimanere aperti al pubblico come terminale di un servizio essenziale come l’informazione che il sottosegretario all’editoria Andrea Martella ha più volte considerato come bene primario.
Per questo il sistematico e quotidiano saccheggio del lavoro dei giornalisti e di quanti lavorano nel settore dell’editoria attraverso l’invio di rassegne stampa online che proliferano nelle chat in queste settimane di emergenza, va fermato. Sappiamo benissimo che in questa fase sono bel altre le priorità delle istituzioni, ma riteniamo che non possa passare sotto silenzio una pratica illegale come il furto della proprietà intellettuale che si consuma ogni giorno a danno dei giornalisti e, di conseguenza, della sostenibilità economica di chi lavora al servizio del diritto dei cittadini di essere correttamente informati; si auspica, quindi, che polizia postale e magistratura, già impegnate su questo fronte, intensifichino i controlli per interrompere questo scandalo». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia