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In tre anni gli stipendi di sindaci, vicesindaci e amministratori locali sono quasi raddoppiati (e in alcuni casi anche più che raddoppiati). Dopo Taranto, ieri è stato il turno di Bari, tra i capoluoghi di provincia.
Nel capoluogo di regione al 2021 al 2024 un aumento di 4mila e 219 euro per il sindaco, di 3,164 euro per il vicesindaco e di 2.742 euro per assessori e presidente del Consiglio comunale di Bari. Questi gli adeguamenti che sono stati disposti nella giornata di ieri con apposita determina dirigenziale dal Comune di Bari. Il Comune ha recepito quanto previsto dall’articolo 1 comma 583 della legge di Bilancio pluriennale per il triennio 2022/2024. “A decorrere dall'anno 2024 – si legge nell’articolo - l'indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario è parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni, come individuato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in relazione alla popolazione risultante dall'ultimo censimento ufficiale”.
Come funziona la legge
La legge è del 2022 e ha previsto tre scaglioni diversi di adeguamento dello stipendio, che in casi particolari - per esempio per i sindaci dei capoluoghi di provincia con meno di 50mila abitanti - ha previsto addirittura una retribuzione quasi triplicata. Il tutto però deve avvenire tramite una delibera di giunta (con impegno di spesa). Il caso è piuttosto simile a quello, già venuto fuori in Puglia nei giorni scorsi, dell’aumento delle indennità di carica per i rettori e i prorettori delle università pubbliche. In questo caso i Comuni devono semplicemente recepire, tramite una Giunta, un indirizzo che viene dalla Legge di bilancio del 2022 (firmata Draghi). Per ora lo ha fatto Taranto, dove Rinaldo Melucci è passato da 5.205 euro lordi al mese (nel 2021) agli 11.040 euro da questo gennaio (già l’anno scorso l’adeguamento aveva previsto oltre 9mila euro di indennità di carica). Per ora gli altri capoluoghi di provincia pugliesi non hanno deliberato l’adeguamento, ma probabilmente verrà fatto nelle prossime settimane.
Ma cosa prevede la norma? Gli aumenti di stipendio dei sindaci riguardano anche i Comuni molto piccoli. Al di sotto dei 3mila abitanti si arriverà a 2.208 euro al mese (erano 1.659 nel 2021), da 3mila a 5mila abitanti a 3.036 euro (1.952) e da 5mila a 10mila a 4.002 (2.509).
Per procedere con degli esempi: Carlo Salvemini, una volta che l’adeguamento sarà effettivo, arriverà a guadagnare 9.660 euro. Nel 2021 lo stipendio lordo era di 4.508 euro, mentre l’anno scorso era di poco più di 8mila euro. Lo stesso sarà lo stipendio di Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi.
Aumenti anche pLe indennità previste poi per i vicesindaci, gli assessori ed i presidenti di consiglio comunale sono stabilite in proporzione a quella del rispettivo sindaco. La legge di bilancio 2022 rimanda in questo caso al decreto del Ministro dell’Interno 119/2000 (articoli 4 e 5). Pure in questi casi maggiore è la popolazione, maggiore è la quota riconosciuta agli amministratori. Al vicesindaco dei capoluoghi di provincia con popolazione oltre i 100.000 abitanti (il caso di Taranto, per fare un esempio) verrà corrisposta un'indennità mensile pari a 8.280 euro lordi. Agli assessoridei capoluoghi di provincia oltre i 100.000 abitanti verrà corrisposta un'indennità mensile pari a 7.176 euro lordi. La stessa dei presidenti di Consiglio.
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Quotidiano Di Puglia