Dalla Puglia alla Lombardia, maratona trapianti: 16 ore di sala operatoria, 4 interventi, 3 persone salve

Dalla Puglia alla Lombardia, maratona trapianti: 16 ore di sala operatoria, 4 interventi, 3 persone salve
Una maratona chirurgica di quasi 16 ore con 4 interventi per 3 trapianti di rene in contemporanea, di cui 2 interventi su pazienti con gruppo sanguigno raro. A compiere quella che...

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Una maratona chirurgica di quasi 16 ore con 4 interventi per 3 trapianti di rene in contemporanea, di cui 2 interventi su pazienti con gruppo sanguigno raro. A compiere quella che è stata una vera corsa contro il tempo sono stati i medici del Policlinico di Milano lo scorso 23 settembre, medici che hanno dovuto coordinare nel giro di poche ore anche tamponi rapidi anti-Covid, un paziente che arrivava da un'altra regione - la Puglia - e più sale operatorie.


Nell'ospedale sono stati effettuati un trapianto di rene da donatore vivente (dal marito alla moglie in dialisi) e due più urgenti e “rarì”. «Il primo intervento ha richiesto due operazioni distinte - spiega Mariano Ferraresso, direttore dell'Unità Trapianti di Rene - il primo per prelevare l'organo dal donatore vivente, il secondo per trapiantarlo nella moglie». La sera prima, però, è arrivata la disponibilità di un donatore morto con un gruppo sanguigno relativamente raro, AB con Rh negativo, e dell'opportunità di poter usare entrambi i reni.

In lista d'attesa nazionale di pazienti compatibili con quel gruppo sanguigno ce n'erano solo due, entrambi in cura al Policlinico. «Abbiamo convocato subito i pazienti - continua - uno della Lombardia e uno dalla Puglia, preparandoci a svolgere i quattro interventi nella stessa giornata». Uno sforzo organizzativo notevole, commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico, «non solo per gestire così tanti interventi insieme, ma anche per tutte le precauzioni anti-Covid-19. Il paziente pugliese, allertato la sera del 22 settembre, in poche ore non avrebbe mai potuto fare un tampone, ottenere l'esito e nel frattempo raggiungere il nostro ospedale. Per questo ci siamo organizzati per testarlo direttamente noi alle 4 del mattino, in tempo per dare il via all'intervento in sicurezza poche ore dopo».


Tutti gli interventi sono andati a buon fine, e i 3 pazienti potranno finalmente essere liberi dalla dialisi. «Nonostante la pandemia - conclude - quest'anno abbiamo addirittura aumentato il numero di trapianti di rene eseguiti: rispetto ai 75 del 2019, ad oggi nel 2020 sono già stati 68, con altri 7 programmati per le prossime settimane».  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia