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La commissione boccia l'abrogazione del Trattamento di fine mandato (Tfm). Come d'intesa raggiunta nella riunione dei capigruppo della settimana scorsa, la VII commissione del Consiglio regionale pugliese ha bocciato l'abrogazione del Tfm, il trattamento di fine mandato, come chiedevano attraverso una proposta di legge i consiglieri Antonella Laricchia e Antonio Tutolo.
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La seduta di commissione
La commissione Affari istituzionali ha approvato all'unanimità una nuova modifica alla proposta di legge sull'assegno di fine mandato, firmata da tutti i commissari e i capogruppo consiliari, che sarà portata in Aula martedì prossimo.
Il consigliere Laricchia
«La montagna ha partorito il topolino. Dopo gli annunci sulla volontà di abrogare il Tfm, di fatto tutta la vecchia politica riunita si è limitata ad alzare dall'1 al 2% l'accantonamento mensile a carico di ciascun consigliere», dichiara Laricchia a margine della seduta della commissione. «Di fatto - spiega - con l'emendamento approvato rimane la retroattività - continua Laricchia - seppur calmierata da quanto deciso nell' Intesa Stato-Regioni e non si andrà oltre i 10 anni. Apprezzo l'originalità di aver definito il 24% di trattenuta su una mensilità l'anno che di fatto sarebbe il 2% mensile, molto lontano dalle percentuali di un lavoratore qualunque che si aggirano intorno al 7-8%. Una presa in giro per i pugliesi, che quest'estate ci hanno chiaramente fatto capire cosa ne pensano del Tfm». Laricchia annuncia che in Aula presenterà un nuovo emendamento per abrogare la legge: «Sono sicura - conclude - che per la prima volta sarò appoggiata in questa battaglia anche dal presidente Emiliano, che questa volta non potrà dire di non sapere».
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