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Il Tar Puglia ha annullato l'aggiudicazione di uno dei 24 lotti, del valore di 50 milioni di euro, dell'appalto Anas da complessivi 1,2 miliardi per «lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale» di ponti, viadotti e gallerie. Il lotto impugnato e annullato è quello relativo ai lavori sulle strade pugliesi.
L'appalto
L'appalto era stato aggiudicato nel giugno 2021 al raggruppamento di imprese formato dalle ditte Paving Technology, Sceap, Gardaunia e Glt Segnaletica. Il terzo classificato, Doronzo Infrastrutture-Matarrese, ha impugnato l'aggiudicazione e il Tar ha accolto il ricorso.
Per i giudici, però, l'aggiudicataria «modificando l'algoritmo di compilazione» della tabella allegata all'offerta, avrebbe «violato una precisa prescrizione di gara presidiata da sanzione espulsiva, producendo un'errata valutazione (per difetto) della stima delle spese generali, con conseguente alterazione degli elementi componenti l'offerta economica».
«Ciò che è in discussione - evidenziano i giudici - non è la partecipazione (massima e assicurata) alla gara, bensì la violazione della par condicio, determinata dalla errata (e consapevole) difforme compilazione di un modello rispetto al paradigma di gara, che si è tradotta nell'errata individuazione della percentuale di spese componenti l'offerta globale». Il Tar, accogliendo il ricorso, ha infine dichiarato «improcedibile» la richiesta di risarcimento «sussistendo ancora - spiega - i margini dell'aggiudicazione della gara al raggruppamento ricorrente». In attesa di eventuale ricorso al Consiglio di Stato, la gara resta per il momento sospesa.
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