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Passo avanti per lo spazioporto di Grottaglie, attualmente unico in Europa. «Siamo molto vicini ad un traguardo importante per quanto, evidentemente, anche in parte contestato», dice Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac (Ente aviazione civile), a proposito dei voli suborbitali. «Dietro l’angolo del trasporto aereo c’è il volo suborbitale - spiega Di Palma -. Sono anni che Enac punta sull’idea dell’aerospazio a Grottaglie. C’è l’idea di questo volo suborbitale e c’è oggi una forte intesa con tutto il mondo americano». Tant’è che «il 12 dicembre ci sarà un incontro a Washington nell’ambasciata italiana in cui andremo sostanzialmente a siglare un accordo con Virgin Galactic proprio per poter studiare concretamente il primo network di volo suborbitale che parte da uno scalo e arriva all’altro». E per il numero 1 di Enac «poter essere anche qui primi di un disegno che garantisce in futuro l’accesso allo spazio, è per noi motivo di orgoglio».
Di Palma ha annunciato le novità per lo spazioporto nella sede di Confindustria Taranto, alla presenza di Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia. L’occasione è stata la firma di un’intesa per la filiera dell’aerospazio che consiste, spiega Di Palma, «in una sinergia pubblico-privato. Finalmente arriviamo ad un punto in cui la regolamentazione spaziale si coniuga chiaramente con l’idea delle industrie di poter sviluppare un tecnopolo nello scalo di Grottaglie. Un tecnopolo che guarda all’innovazione tecnologica. E l’idea di creare una forte sinergia con l’industria, industria peraltro legata al territorio, è qualcosa di molto importante. Grottaglie inadeguato per i voli suborbitali? Se abbiamo sottoscritto un accordo con Virgin, sicuramente c’è l’idea che possa, al contrario, esserci questa possibilità e saranno gli studi fatti dalla stessa Virgin a dirlo. Noi stessi abbiamo già definito una regolamentazione sia per la realizzazione infrastrutturale che per l’operatività aeroportuale che riteniamo sia garante del possibile utilizzo di Grottaglie come spazioporto».
Che non esclude, sottolinea Di Palma, l’uso di Grottaglie per i voli civili di linea se ci saranno compagnie disponibili. Mentre per lo spazioporto, dopo la gara di Aeroporti di Puglia «c’è stato lo sviluppo del progetto, ma per arrivare all’elemento concreto, è necessario aspettare l’accordo con gli americani che si sta sviluppando in questi giorni».
L’accordo, afferma il presidente dell’Enac, va anche nella direzione di nuove opportunità industriali in un momento in cui Leonardo «sta tentando di sviluppare sull’aeroporto di Grottaglie altre produzioni» (a Grottaglie c’è infatti uno stabilimento che dipende dalla divisione Aerostrutture di Leonardo e che soffre molto la crisi di Boeing, tant’è che è in atto la cassa integrazione per 931 unità).
«L’idea, nata nel 2014 e sviluppata in questi anni - aggiunge Di Palma sullo spazioporto -, di fare di Grottaglie anche un centro di eccellenza, un tecnopolo industriale, chiaramente andava proprio nella direzione in cui non si può tenere in piedi un aeroporto esclusivamente con una produzione e quindi sviluppare altre ipotesi e altri insediamenti. A Grottaglie c’è anche l’idea di alcuni vettori di realizzare hangar per la manutenzione dei propri aerei. Si sta sviluppando tutto questo confidando sul fatto che a Grottaglie è cresciuta anche una capacità professionale molto importante. All’interno di Leonardo ci sono lavoratori che hanno certificazioni che garantiscono al meglio la possibilità per le industrie di venire a Grottaglie e trovare sicuramente manodopera qualificata».
«È nuova opportunità di lavoro e di qualificazione del capitale umano», ha commentato Salvatore Toma, presidente Confindustria Taranto. «Abbiamo anche sottoscritto un protocollo con l’Its aerospazio - dice Toma - è tutto connesso, sono progetti che richiedono tempo per essere realizzati e dobbiamo riconoscere all’Enac che Grottaglie sarà l’unico spazioporto in Europa. Questo ci serve per evitare che i nostri giovani vadano via e per far magari tornare quelli che invece sono andati via».
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