Caro bollette, i sindaci spengono i monumenti simbolo delle città. Al buio anche Piazza Sant'Oronzo

Nardò
Monumenti simbolo delle città al buio. È la protesta dei Comuni Italiani contro il caro bollette. Domani sera dunque potrebbe calare il buio su numerosi...

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Monumenti simbolo delle città al buio. È la protesta dei Comuni Italiani contro il caro bollette. Domani sera dunque potrebbe calare il buio su numerosi monumenti simbolo delle città pugliesi che stanno man mano aderendo all'invito del presidente Anci Puglia Domenico Vitto.

La silenziosa protesta contro i rincari

Raccogliendo l'appello del presidente nazionale Antonio Decaro, Vitto invita tutti i sindaci pugliesi a spegnere simbolicamente l'illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la propria comunità, il prossimo giovedì 10 febbraio alle ore 20, per 30 minuti.

«L'iniziativa dell'Anci esprime la protesta simbolica dei Comuni Italiani contro il rincaro dei costi energetici, che avrà pesanti ripercussioni su famiglie e imprese, gia duramente provate dalla pandemia, ma anche sugli enti locali, mettendo a rischio l'erogazione di servizi alle comunità. La questione va immediatamente affrontata e risolta dal Governo», ha dichiarato Vitto.

Luci spente dappertutto

Si spengono le luci nei luoghi simbolo delle città pugliesi. Il lungomare di Bari, piazza sant’Oronzo a Lecce, piazza Aldo Moro a Polignano. Al coro si unisce anche Gallipoli dove il Sindaco Stefano Minerva, in linea con i colleghi e preoccupato anche per l’impatto che il caro bollette avrà nella stagione estiva, ha scelto di oscurare la Fontana Greca. E Brindisi dove i riflettori caleranno sulle facciate di Palazzo Granafei-Nervegna e del Nuovo Teatro Verdi. Ma anche tantissimi altri monumenti, piazze ed edifici in tutta le regione. Domani sera dalle ore 20, e per circa mezz’ora, i Comuni hanno scelto di spegnere le luci in maniera simbolica per chiedere al Governo sostegno concreto per le difficoltà che il caro energia sta determinando. A fare paura non è forse più il buio, ma piuttosto i costi esorbitanti dell’energia elettrica che inevitabilmente porteranno a tagliare le somme di bilancio destinate ad altri servizi.

E qualche sindaco pensa addirittura di ridurre le ore di illuminazione notturna di alcune aree cittadine. L’iniziativa segue i tanti appelli già lanciati: si chiedono strumenti adeguati per assorbire gli aumenti, almeno in parte se non del tutto, per non gravare su aziende, cittadini ed enti locali. Ad annunciarla il presidente nazionale Anci e sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro.

 

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Quotidiano Di Puglia