Riti della Settimana Santa in Puglia. Ecco il calendario

Riti della Settimana Santa in Puglia. Ecco il calendario
A tre giorni dalla domenica di Pasqua, la Puglia entra nel vivo dei Riti della Settimana Santa. Ricco il calendario di eventi che iniziano il giovedì Santo segnato dalla...

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A tre giorni dalla domenica di Pasqua, la Puglia entra nel vivo dei Riti della Settimana Santa. Ricco il calendario di eventi che iniziano il giovedì Santo segnato dalla processione degli Otto santi. Venerdì invece la processione dei Misteri, una delle più partecipate. L'appuntamento è a Taranto, Gallipoli, Francavilla Fontana e Bari dove si celebrano gli eventi più significativi e seguiti.

Taranto

Giovedì e Venerdì Santo, con un’appendice nella prima mattinata di Sabato Santo, sono i giorni che segnano l’identità della città di Taranto. Infatti nessun altro momento della vita di Taranto è così condiviso, così coralmente sentito, così intensamente partecipato, come quello dei Riti, con il pellegrinaggio ai Sepolcri del Giovedì Santo e con le processioni dell’Addolorata e dei Misteri. 

Il Giovedì Santo, le due porte del Carmine, lato piazza Giovanni XXIII e lato via Giovinazzi, si aprono alle 15 per far uscire le coppie dei confratelli del Carmine. L’uscita delle “poste” avvia il pellegrinaggio ai Sepolcri. E sono alcune decine le “poste” che, con un intervallo di pochi minuti l’una dall’altra, lasciano il Carmine per incamminarsi lungo i due itinerari prestabiliti. Quello della città vecchia che, superato il ponte girevole, comprende la visita alle chiese dei Santi Medici (novità di questo 2022 perché riaperta al culto, dopo oltre 30 anni di chiusura, a settembre 2020), San Domenico, Cattedrale di San Cataldo, Santuario Madonna della Salute, San Giuseppe e rientro al Carmine. Quello della città nuova si snoda invece attraverso le chiese di San Francesco di Paola, Santissimo Crocifisso, San Pasquale e rientro al Carmine. 

Dopo la visita ai Sepolcri, altro momento centrale è l’uscita dell’Addolorata da San Domenico a mezzanotte di giovedì. Davanti alla statua, portata a spalla, si sgranano 15 “poste” di confratelli: camice bianco, mozzetta nera, scarpe nere, volto coperto dal cappuccio. Le “poste” sono intervallate da tre crociferi che sono però scalzi e indossano il solo camice bianco. Anch’essi col cappuccio calato sul volto. La processione si apre con la troccola, seguita dalla Croce dei Misteri e dalle “pesare”, due finte pietre portate al collo da due bambini, figli di confratelli. Per percorrere un tragitto, non eccessivamente lungo, che va dalla città vecchia alla nuova e ritorno, la processione dell’Addolorata impiega 15-16 ore. 

Il venerdì: dalle 17 di Venerdì Santo tocca invece alla processione dei Misteri. Qui ci sono 8 statue: Gesù nell’orto degli ulivi, Ecce Homo, La Colonna, La Cascata, il Crocifisso, la Sacra Sindone, Gesù Morto e l’Addolorata, che non è la stessa della processione precedente. La colonna sonora dei Riti è data dalle bande che seguono le processioni: sono due in quella dell’Addolorata e quattro in quella dei Misteri. L’itinerario dei Misteri è tutto nel centro urbano, la processione impiega 15-16 ore per coprirlo. Il rientro avviene a partire dalle 7.30 del Sabato Santo quando, in una piazza gremita, il troccolante batte con la mazza tre colpi sul portone del Carmine per farsi aprire. 

Gallipoli

Anche a Gallipoli i Riti della Settimana Sante entrano nel vivo giovedì. È il giorno dei Sepolcri con il viaggio più suggestivo  che è quello delle confraternite, i “Mai” o “Mamai” che, vestiti delle loro divise, visitano le chiese del centro storico. Il pellegrinaggio prende il via intorno alle 20 e andrà avanti tutta la notte. 

Il venerdì è il giorno della processione dei Misteri o “dell’Urnia” è affidata a due confraternite, quella del Santissimo Crocefisso, che è la confraternita che riuniva i bottai, e Degli Angeli, che riuniva invece i pescatori. Il corteo si muoverà alle 17. 30 dalla chiesa del Crocefisso, nel centro storico, non prima però di aver seguito tutto un rituale di preparazione. La processione vaga per tutta la città entrando in varie chiese per momenti di preghiera. Si ritirerà dopo la mezzanotte. Ma soltanto poche ore dopo, intorno alle tre della notte, dalla Chiesa delle Purità, prenderà il via la processione della Desolata. In corteo ora soltanto la Madonna e l’Urna di oro zecchino che racchiude il feretro di suo figlio. La processione culmina intorno alle 10,30 del sabato mattina, quando, la Desolata, davanti la chiesa della Purità, incontra Gesù, lì di fronte al mare; il momento è drammatico, e carico di emozione: tutto è compiuto. Poi il silenzio, fino a quando le campane non si scioglieranno a festa dopo la mezzanotte di domenica di Pasqua.

Nardò

Venerdì Santo, nella Cattedrale dell’Assunta a Nardò, alle 13, “Agonia di nostro Signore Gesù Cristo. Riflessioni sulle “Sette parole” proposte da don Angelo Corvo.
Sarà eseguito lo “Stabat Mater” di Pergolesi dal soprano Alessia Mariagrazia Vantaggiato Terragno,
e dal contralto Francesca Zacheo, insieme al quartetto d’archi composto da Luca Gorgoni (violino), Paolo D’Armento (violino), Armando Ciardo (viola) e Marco Schiavone (violoncello).
Alle 19,30, poi, con partenza dalla Cattedrale avrà luogo la ormai tradizionale Processione dei Misteri (riordinata nella sua composizione dal vescovo Domenico Caliandro, nei primi anni 2000) che si concluderà in piazza Umberto I dove il Vescovo Fernando Filograna rivolgerà un messaggio a tutti i fedeli. L’itinerario della Processione: Piazza Pio XI, corso Garibaldi, Piazza Umberto I, via Vittorio Emanuele III, via Due Aie, via Michele Gaballo, via Duca degli Abruzzi, Piazza Osanna, viale Grassi, via Cavour, via della Libertà, via XXV Luglio, piazza Diaz, via Roma, via Regina Elena, Piazza Umberto I.

Bari

Anche Bari rispetta il rito dei Sepolcri. Il Giovedì Santo è la ricorrenza dell’istituzione cristiana dell’Eucarestia e della consacrazione degli oli santi, e i fedeli devono visitare le chiese per adorare l’eucarestia. Il giro deve comprendere un numero di chiese che va da cinque, come le piaghe di Gesù, a sette, quanti sono i dolori della beata vergine Maria. La visita ai sepolcri a Bari si chiude in modo “profano” con la classica cena a base di focaccia e sgagliozze, i famosi tranci di polenta fritti. 

Molfetta

Tutte le chiese di Molfetta preparano al loro interno i loro repositori, chiamati comunemente “sepolcri”, in maniera artistica, addobbandoli con fiori, candele, luci ed elementi di arte povera. Sono, però, due le chiese che ogni fedele deve necessariamente visitare a Molfetta, e sono la chiesa di Santo Stefano e la chiesa del Purgatorio, dove vengono esposte le statue che saranno poi portate in processione nei giorni successivi.

Francavilla

Il Giovedì santo a Francavilla Fontana è il giorno dei pellegrini incappucciati, ovvero dei “Pappamusci”, figure centrali, uniche e singolari, delle celebrazioni pasquali di tutto il brindisino e non solo a cura della confraternita del Carmine. Questa sera, a partire dalle 19.30 coppie di confratelli incappucciati, gli iscritti sono un centinaio, ad intervalli prestabiliti, usciranno dalla sagrestia per effettuare il pellegrinaggio verso le chiese dove sono allestiti gli altari della Reposizione, comunemente chiamati “Sepolcri”.

Il Venerdì Santo ad attirare l’attenzione di quanti assisteranno alla processione dei Misteri saranno una cinquantina di crociferi, la cui identità non viene mai rivelata, ma è solo nota alle autorità militari ed alla congrega della Morte. Sono dei penitenti scalzi e incappucciati che seguono la “statua della Cascata”, un’opera dello statuario francavillese Pietro Paolo Pinca che rappresenta una delle cadute di Gesù per recarsi sul Golgota. Ognuno di essi trascinerà pesanti travi, detti “li trai”, a forma di croce. Il passaggio della lunga processione e degli stessi penitenti per le vie cittadine è guidato dal suono del battaglino, ovvero “la trenula”. Questi crociferi al pari dei “pappamusci” della Congrega del Carmine compiono un atto di fede, un voto da adempiere negli anni. Infatti sulle croci vengono scolpite le varie annate della loro partecipazione ai “Misteri”.

Sull'edizione di Quotidiano di domani - giovedì 14 aprile - tre pagine dedicate alla storia e ai riti della Settimana Santa in Puglia.

 

 

 

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Quotidiano Di Puglia