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Sarà una Pasqua di rinascita. Di una ritrovata normalità, anche con gli appuntamenti più attesi e caratterizzanti della pietas popolare. O almeno, questo è ciò che si augurano i fedeli, le confraternite e le diocesi pugliesi. Taranto, Gallipoli, Francavilla Fontana ma non solo: la Puglia spera, e prega. Al momento, però, ancora si naviga a vista.
Si lavora, su più fronti, per farsi trovare preparati. Le processioni, in particolare quelle dei misteri, in programma il venerdì santo, richiedono oltre alla necessaria preparazione spirituale anche una macchina operativa imponente che deve essere avviata con largo anticipo. E se il via libera allo svolgersi delle principali feste e appuntamenti religiosi non è ancora arrivato, la speranza però c’è, così come i segnali di apertura: il primo traguardo è fissato per il 16 marzo con la riunione della Conferenza Episcopale pugliese, che si esprimerà a riguardo come accaduto negli ultimi due anni a causa della pandemia. Poi si guarda a fine marzo quando scadrà lo stato di emergenza. Il premier Mario Draghi proprio ieri sera ha annunciato che non ci sarà una nuova proroga.
Taranto, il priore Papalia: «Già al lavoro per il Venerdì Santo»
In Puglia, dunque, soprattutto nelle località dove i riti della settimana santa sono vissuti più intensamente e rappresentano un tratto profondo del vissuto delle comunità, l’attesa è tanta.
Gallipoli, il priore della Zacà: «Ci faremo trovare pronti»
Anche a Gallipoli, dove i riti pasquali, come a Taranto, attirano anche numerosi turisti stanno già tornando, lentamente e nel rispetto delle norme, alcuni appuntamenti. Dalla Diocesi di Nardò- Gallipoli fanno sapere di attendere le indicazioni e gli indirizzi della Conferenza episcopale pugliese in cui i vescovi in maniera collegiale daranno le disposizioni generali. «Siamo tornati a celebrare alcuni appuntamenti quaresimali nelle chiese confraternali- dice – Don Piero, il parroco della Cattedrale gallipolina- sempre tenendo conto delle norme in vigore. C’è tanta attesa per la settimana santa, da parte nostra c’è tutta la disponibilità a ripristinare quello che è il vissuto della comunità dei fedeli ma occorre tenere conto innanzi tutto delle indicazioni che verranno dalla Conferenza episcopale pugliese. Le attese della gente vanno tenute in considerazione ma ci sono delle regole e delle disposizioni da rispettare». Intanto i confratelli sono al lavoro. «Ci faremo trovare pronti- spiega il priore della confraternita del Crocifisso Francesco Zacà - Stiamo lavorando perché tutto possa svolgersi, attendiamo le disposizioni, c’è tanto fermento dopo due anni di attesa ma le decisioni non spettano a noi». Stessa linea dalla Diocesi di Lecce che lavora ai riti e alle processioni nelle more della decisione della Cei. Altra comunità in attesa è quella di Francavilla Fontana; anche nella cittadina del brindisino la settimana santa è uno dei momenti più sentiti e intensi per i fedeli. La speranza è di tornare a celebrare la fede in Cristo risorto per le strade e tra la gente.
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Quotidiano Di Puglia