Patrimoniale e sostegno ai giovani, Letta “scomunicato” dalla suora salentina: ecco cosa ha detto

Patrimoniale e sostegno ai giovani, Letta “scomunicato” dalla suora salentina: ecco cosa ha detto
«Non mi sembra una misura che vada ad aiutare i giovani». Tranchant il giudizio di suor Anna Monia Alfieri alla proposta del segretario Pd Enrico Letta di tassare le...

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«Non mi sembra una misura che vada ad aiutare i giovani». Tranchant il giudizio di suor Anna Monia Alfieri alla proposta del segretario Pd Enrico Letta di tassare le successioni sui grandi patrimoni per finanziare un contributo di 10mila euro ai 18enni, «così da consentire loro di andare a vivere da soli o aprire una piccola azienda». L'idea, già bocciata dal premier Mario Draghi - «non è il momento di prendere, ma di dare» ha detto il presidente del Consiglio - non piace nemmeno all'istitutrice e religiosa italiana, originaria del Salento e ormai ospite fissa di molte trasmissioni tv.

Suon Anna Monia è legale rappresentante delle scuole Marcelline italiane e membro della Consulta di Pastorale scolastica e del Consiglio Nazionale Scuola della Cei. Compirà 46 anni il prossimo giugno ed è nata a Nardò, ma vive a Milano ormai da anni: lì si è laureata in Giurisprudenza all'Università Cattolica. Nel 2001 ha preso i voti e l'anno scorso la città lombarda le ha conferito l’Ambrogino d’Oro.

«Non mi sembra una misura che vada ad aiutare i giovani, perché quando tasso un reddito che non produce Ospite della trasmissione tv condotta dal giornalista Nicola Porro, la religiosa ha detto che «saranno proprio i giovani a pagare il prezzo di una simile scelta. Se davvero mi stessero a cuore i giovani e volessi davvero fare politiche di ascensione sociale, andrei a investire necessariamente sulla produzione lavoro (rivediamo la tassazione di scala, per dare lavoro ai disoccupati). I cittadini - ha aggiunto - hanno il ruolo di produrre reddito per sé e per gli altri: si chiama sussidiarietà orizzontale e circolare. Lo Stato interviene come garante e paracadute in una situazione di emergenza che va sanata: questa è la normalità. E soprattutto, se mi stessero a cuore i giovani, andrei a investire su istruzione e formazione: allora sì che li emancipo, non dando loro 10mila euro, che sanno di mancetta, di sussidio e assistenzialismo sociale. Quanto più ti do, meno ti rendo libero». 

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Quotidiano Di Puglia