«Abbiamo sempre sostenuto che il batterio non avrebbe aspettato i tempi della giustizia, della burocrazia e della politica. E così purtroppo è stato». Lo...
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D'Amico definisce "allarmante" il ritrovamento del focolaio a Ostuni. «La Xylella avanza - prosegue - e minaccia seriamente la Piana degli ulivi millenari tra Carovigno e Monopoli. Un territorio a forte vocazione olivicola con una parte caratterizzata da ulivi secolari, che rappresentano anche un importante fattore di attrazione per il turismo e la multifunzionalità».
«Ribadiamo con forza - continua il presidente della Cia di Brindisi - che non bisogna perdere altro tempo, che occorre condividere una nuova strategia per il futuro dei territori interessati dalla problematica, iniziando ad immaginare un nuovo modello di sviluppo del territorio. Ben vengano i progetti di ricerca scientifica e la nuova legge regionale».
D'Amico chiede infine di non dimenticarsi degli agricoltori, di chi cioè «ha perduto un ingente patrimonio ed una fonte di reddito». Inoltre, il ritrovamento del focolaio a Ostuni pone «altri allarmanti interrogativi. Se il vettore della Xylella è giunto a Ostuni - conclude - come ipotizzato dagli esperti, attraverso automezzi provenienti dalle zone infette, allora non si potrebbe escludere la presenza del vettore ed eventualmente di altri focolai in altre province della Puglia oltre a quelle già interessate dalla problematica, lungo le direttici di transito dei mezzi». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia