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Sui navigator è battaglia politica e la Regione Puglia. Il day after la comunicazione per cui il contratto in scadenza il 31 ottobre non sarebbe stato rinnovato, data da parte del ministero del Lavoro due giorni fa, è un succedersi di reazioni e baruffa politica. Il primo attacco arriva dai sindacati, che avevano chiesto un incontro al ministero.
In Puglia i navigator sono 88
Intanto la questione: il rinnovo del contratto dei circa mille navigator italiani (sono 88 quelli pugliesi che sono rimasti attivi fino a pochi giorni fa) è inattuabile, secondo quanto ha lasciato intendere il governo. Sarebbe servito un nuovo decreto ma l’attuale esecutivo, guidato da Giorgia Meloni, ha già detto più volte di voler rivedere in maniera pesante le misure del Reddito di Cittadinanza. E i navigator hanno avuto senso finché il Reddito è stato saldamente in piedi. Ciò non significa che da domani, qualcosa cambierà nell’erogazione del sussidio ma che si va verso una direzione più volte annunciata dall’attuale premier.
In Puglia sono a rischio 88 navigator, che al momento restano a casa. La Regione Puglia lo scorso 25 ottobre aveva protocollato una lettera presso l’ufficio del ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, appena insediatasi.
Le altre reazioni
E tutto attorno non è che sia andata in maniera più lineare. Fermo restando che la figura del navigator è gestita da Anpal, alcune reazioni sono arrivate da altre Regioni: l’assessore umbro ha esultato, richiamando su di sé l’attenzione di sindacati e opposizione. E i sindacati hanno buttato benzina sul fuoco anche a livello nazionale. «Siamo rimasti estremamente stupiti dal fatto che tale notizia sia stata affidata ad un comunicato, quando è rimasta ancora inevasa la nostra richiesta di incontro alla neo Ministra proprio per scandagliare tutte le possibili soluzioni», prosegue la nota dei sindacati. «Nel merito, poi, se è vero che lo strumento della proroga prevede la continuità lavorativa ormai persa, nulla impedisce una ricontrattualizzazione dei lavoratori, come peraltro già avvenuto pochi mesi orsono». «Al di là degli aspetti tecnici, le scelte per il bene del Paese devono essere supportate da una ferma volontà politica. Nelle condizioni in cui versa il nostro mercato del lavoro, non possiamo assolutamente pensare di poter interrompere questa esperienza se si vogliono realmente traguardare gli obiettivi fissati dal Pnrr» concludono i sindacati.
E la questione dei navigator non è destinata a chiudersi in pochi giorni. È uno dei primi fronti aperti che il governo deve affrontare. In Puglia sono 88 e dagli uffici regionali fanno sapere: un ricollocamento in altre attività è impossibile, essendo figure in carico ad Anpal.
Quotidiano Di Puglia