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Ospedali e personale sotto pressione, anche ieri c'è stato un aumento record di ricoveri Covid (+51) e nelle terapie intensive, sette in più in 24 ore (da 88 a 95 posti letto occupati su 104 disponibili per l'emergenza coronavirus). La Regione, quindi, sta cercando di parare i colpi seguendo due direttrici: da una parte il potenziamento dei posti Covid, a discapito ovviamente dell'attività sanitaria ordinaria; dall'altra andando a rinforzare gli organici. Come? Richiamando in corsia medici e infermieri pensionati, visto che sul mercato è difficile reperire alcune figure professionali, anestesisti in particolare. Ieri è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale l'avviso unico regionale con il quale l'Asl Bari, per conto di tutte le aziende sanitarie locali, ha avviato una procedura d'urgenza per il reclutamento di nuovo personale da richiamare temporaneamente in corsia. L'obiettivo, nel quadro della strategia di contrasto all'emergenza Covid-19, è acquisire nel più breve tempo possibile manifestazioni di interesse per il conferimento di incarichi in regime di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, si legge nel bando. Potrà partecipare all'avviso il personale sanitario già in pensione, inquadrato, al momento della cessazione, in diversi profili professionali: dirigente medico, medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, specialista ambulatoriale e infermiere. Al termine dell'iter saranno costituiti appositi elenchi, suddivisi per profili professionali e ambito territoriale di preferenza, dai quali le Asl e ospedali potranno attingere.
L'esperienza e le competenze di medici e infermieri in pensione al servizio della Puglia, è il motto. Ci sono cinque giorni di tempo per rispondere alla chiamata alle armi, la procedura sarà snella e rapida, promettono dall'Asl Bari. D'altronde, la pandemia Covid non concede tempo, anche in Puglia avanza in maniera preoccupante, tanto che si sono registrati oltre 1.100 positività. L'avviso spiega l'Asl Bari - in accordo con il dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia, mira a richiamare in attività risorse umane esperte, la cui collaborazione potrà risultare molto utile per fronteggiare i crescenti bisogni derivanti dall'andamento pandemico. Tra i criteri di selezione, assieme alla dichiarata disponibilità alla decorrenza immediata della prestazione lavorativa e tenuto conto della data di quiescenza più recente, sarà accordata un'eventuale priorità per chi abbia maturato esperienza nell'ambito dell'area dell'emergenza, della terapia intensiva e delle altre linee di attività assistenziali direttamente connesse all'emergenza Covid-19.
L'incarico avrà durata di sei mesi, eventualmente prorogabile in base allo stato di emergenza.
Decine di reparti e ospedali interi sono pronti ad essere riconvertiti, ovviamente il rovescio della medaglia è che si ridurrà l'assistenza ordinaria. Nelle terapie intensive pugliesi sono ricoverati 95 pazienti, rispetto ai giorni scorsi c'è stato un aumento importante: ieri erano infatti 88. Si è vicini alla saturazione dei 104 posti letto Covid previsti. Dopodiché le Asl e gli ospedali dovranno disattivare e riconvertire i posti di altre rianimazioni, per riservarle ai pazienti affetti da coronavirus. Complessivamente i posti letto nelle terapie intensive da Foggia a Lecce sono 369. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia