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«E' stata una visita bellissima, è stato bellissimo, i ragazzi sono pieni di calore, un'accoglienza straordinaria» ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi dopo la visita presso l'Its Cuccovillo di Bari dove ha incontrato istituzioni e studenti. «E' nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile. Una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola», ha aggiunto nel suo intervento il premier riferendosi alla presanza di troppe poche donne in quelle scuole di formazione prettamente maschili.
Il premier Mario Draghi questa mattina ha fatto tappa a Bari per una visita istituzionale. Il primo incontro alla Masmec di Modugno, azienda high-tech con sede nella zona industriale, guidata dall'imprenditore Michele Vinci e specializzata in tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, applicate all'automotive e ai dispositivi biomedicali. Ad accoglierlo il governatore di Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il prefetto Antonio Bellomo e i vertici aziendali. Quindi il presidente ha visitato l'ITS Cuccovillo nel rione Japigia a Bari.
L'intervento di Draghi all'Its Cuccovillo
«Il vostro Istituto rappresenta un Mezzogiorno coraggioso e all'avanguardia - ha detto il premier Draghi agli studenti della Cuccovillo - Voglio prendere un impegno: dopo anni che l'Italia si è dimenticata dei giovani oggi voi siete al centro dell'agenda di governo. Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l'Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi.
Il futuro degli Its
«La riforma degli Its, attualmente all'attenzione del Senato dopo l'approvazione alla Camera - ha spiegato Draghi - intende allineare la formazione tecnica superiore alle aree tecnologiche del futuro, come la mobilità sostenibile e le biotecnologie. Vogliamo sia approvata definitivamente nel 2022, insieme alla riforma degli istituti tecnici e professionali. Tra le nostre priorità, c'è quella di colmare i divari di genere. A oggi, solo il 28% dei diplomati Its sono donne». «Inoltre - ha aggiunto - dobbiamo incrementare il numero di iscritti Its al Sud. L'istruzione tecnica all'avanguardia è essenziale per ridurre la disoccupazione giovanile, che nel Mezzogiorno è molto più alta della media italiana ed europea. Il processo di convergenza tra Nord e Sud è fermo da decenni». «Investire negli Its, e più in generale in istruzione, ricerca e trasferimento tecnologico - ha concluso - può contribuire a farlo ripartire. E per riuscirci, dobbiamo copiare le esperienze virtuose, come quella del vostro istituto».
Quotidiano Di Puglia