Loredana Capone vicepresidente del Pd: «Nessuna resa dei conti interna. Adesso proviamo a cambiare la società»

Loredana Capone vicepresidente del Pd: «Nessuna resa dei conti interna. Adesso proviamo a cambiare la società»
Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale e, ora, anche vicepresidente nazionale di un Pd che promette di cambiare pelle. Lei tuttavia ha una lunga carriera alle spalle,...

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Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale e, ora, anche vicepresidente nazionale di un Pd che promette di cambiare pelle. Lei tuttavia ha una lunga carriera alle spalle, è una colonna del partito e viene dall'esperienza cattolica della Margherita. Cosa porta di nuovo al ruolo che è ora chiamata a svolgere?


«Il sogno di cambiare società non ha età. Saper cambiare insieme al mondo che cambia è un modo di approcciarsi alla vita ed è nel mio Dna. Come dice papa Francesco siamo di fronte a una rivoluzione epocale. Davanti a problemi come la povertà, la difficoltà a trovare lavoro per i giovani, ad arrivare alla fine mese per i pensionati e a trovare casa a prezzi accessibili e popolari, non si può cincischiare né ragionare con il "ma anche". La lotta alle diseguaglianze e alla povertà, quella per la dignità del lavoro e per la salvaguardia ambiente sono valori del cattolicesimo democratico e l'ossatura del Pd, che nella mozione di Elly Schlein e nel suo approccio alla politica hanno trovato coerenza. Le persone attendono risposte concrete ai loro bisogni e il partito questo deve fare: far maturare e realizzare il sogno di cambiare il mondo che viviamo. Questo partito deve essere la forza motrice di cambiamento. Schlein, con competenza, determinazione e passione propone soluzioni concrete ai bisogni reali delle persone».

Schlein è la prima donna segretaria del Partito Democratico. Che cosa significa per lei e per le donne democratiche?
«Era ora, direi. Purtroppo ancora oggi le donne devono fare molta strada e ogni risultato raggiunto non deve essere un punto d'arrivo, ma di partenza per tutte. Elly sa costruire un'alleanza con le altre donne e con gli uomini, alleanza che chiamiamo sorellanza. Dobbiamo chiamare all'impegno le donne e gli uomini perché si combatta effettivamente la misoginia latente che ancora governa la nostra società, fatta di stereotipi culturali e di tanta sfiducia nel ruolo delle donne. La politica ha questo compito, che molti chiamano progressismo: migliorare la vita delle persone».
Il Pd dovrà ora conciliare anime diverse, come quelle che hanno sostenuto Schlein e Bonaccini. C'è chi, nella vostra mozione, ha criticato il "partito degli amministratori" ritenendolo «incapace di rispondere alle sfide del nostro tempo».

È d'accordo?
«Penso che la ricchezza del Pd sia quella di essere plurale e saper unire l'esperienza di governo in tante città e la militanza di tanti cittadini e cittadine. In questo senso sono felice di dire che il Pd è il partito più strutturato nel Paese, ma deve avere un'ambizione ancora maggiore: contro l'astensionismo, che denota la sfiducia nella politica, deve rispondere all'aspettativa di quanti si stanno iscrivendo al Pd - oltre 10mila in una settimana - e lasciar correre la rivoluzione della nostra giovane segretaria».
Le Amministrative, le Regionali e le Europee fra il 2024 e il 2025. In Puglia rivendicherà spazi e caselle? Alle Politiche lei è stata sacrificata in postazione non eleggibile, questa sarebbe l'occasione per una resa dei conti.
«Nessuna resa dei conti, ma l'obiettivo unico di dare soluzioni ai problemi dei pugliesi per continuare a fare della Puglia una regione che si riscatta dallo stereotipo di un Sud piagnone e si impegna nel miglioramento della qualità della vita e nei diritti sociali. Non c'è un tema di rivendicazione di poltrone, ma di valorizzazione delle competenze».

Vicepresidente Capone, come recupererete il terreno perso in Puglia - dove i movimenti civici hanno eroso grandi spazi e consensi - e al Sud?


«È noto che in politica ogni spazio lasciato vuoto è perso. Il Pd, anche da noi, deve riempire di contenuti e risposte concrete la sua attività quotidiana. Sulla sanità pubblica, il sostegno alle Pmi, la promozione della cultura e del turismo, i diritti sociali, la formazione e il lavoro il Pd si rimboccherà le maniche con proposte concrete. Ho proposto ai segretari provinciali di fare assemblee aperte per raccogliere le sollecitazioni della base e condividere le soluzioni da portare poi nelle amministrazioni. La partecipazione deve essere concreta, reale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia