Incidenti, il dato choc: nel 2021 sinistri in crescita. In Puglia uno scontro all'ora

Incidenti, il dato choc: nel 2021 sinistri in crescita. In Puglia uno scontro all'ora
Nel 2021 c’è stato un incidente all’ora con almeno un ferito. L’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio dà i...

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Nel 2021 c’è stato un incidente all’ora con almeno un ferito. L’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio dà i numeri sull’emergenza stradale, riferiti allo scorso anno: sono 9.086 i sinistri con danno a persone. Di fatto 24 al giorno, uno per ogni ora. Le vittime sono state 203 (così come aveva riportato Istat), i feriti 14.021. Facile immaginare un incremento dell’incidentalità stradale rispetto al 2020: si registra, infatti, un +25,1% per gli incidenti con feriti, un +31,7% per i mortali. E il numero dei morti è salito del 26,9%. Numeri, all’apparenza freddi, che nascondono storie e vite spezzate sul più bello. Speranze, sogni, di ragazzi e ragazze, adulti, nonni, persino bambini. Eppure dai numeri si parte per capire che qualcosa non va. 


Rispetto al 2020 sono aumentati tutti i parametri: dal valore assoluto dei sinistri con lesioni (da 7.265 a 9.986) al numero di morti (da 160 a 2013) e di feriti, dove c’è addirittura un balzo di 2.600 unità. È chiaro, però, che il 2020 era stato l’anno della comparsa del covid, della primavera trascorsa in casa e della suddivisione dell’Italia per zone. Si poteva uscire di meno. E gli incidenti erano calati. Un raffronto tra il 2021 e il 2019, invece, è sicuramente più equilibrato: l’ultimo anno pre-pandemia aveva visto quattro morti in più sulle nostre strade e circa duemila feriti in più. Il dato dell’anno scorso, eccezion fatta per il 2020, è il più basso dal 2016 ad oggi. Eppure spaventa e non poco. Non solo perché c’è un rialzo sull’anno precedente ma anche perché pensare a un incidente con un ferito ogni ora per 365 giorni all’anno fa paura. Tanta paura. 

L'estate e l'alba: i momenti peggiori

Nelle pieghe dei dati, altri spunti di riflessione. L’estate resta il periodo peggiore, l’anno scorso tra giugno, luglio e agosto furono 63 i decessi. Quest’anno siamo già oltre i 50, come raccontato ieri su queste colonne. E due notti fa c’è stata l’ennesima strage. Sembra davvero un bollettino di guerra e ad occhio il 2022 potrebbe essere un anno ancora peggiore. Il mese con più incidenti nel 2021, invece, è stato luglio: oltre 1000, 34 al giorno. 
Strade insicure? Non solo. L’indice di mortalità sale dalle 3 alle 6 del mattino. Fin troppo spesso è colpa di alcol, droghe o semplicemente di un momento di distrazione dovuto alla stanchezza al rientro da una festa o da una discoteca. L’avvertenza è sempre la stessa: serve prudenza. E non è un caso neppure che nei weekend aumenti anche il dato sulle vittime. E talvolta l’alba di domenica diventa una strage. Tra i conducenti coinvolti in un sinistro uno su quattro ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. E, secondo il report, aumentano anche coloro che scappano e non si fermano dopo l’incidente (+40% sul 2020). 
I sinistri del 2021 hanno provocato 203 vittime di cui 145 conducenti: il 45,5% era alla guida di una autovettura, il 31,7% alla guida di un motociclo.

La divisione per provincia

A livello territoriale, colpisce il dato del Salento: 50 vittime, praticamente un quarto del totale. Quarantotto a Bari e Foggia, 22 a Taranto, 20 a Brindisi e 15 nella Bat. Il numero dei feriti, invece, è più alto a Bari (4.674). Tra le cause dei mortali con scontri tra autovetture la più frequente (uno su tre) c’è l’eccesso di velocità, seguito dalla guida distratta. La strada con più incidenti è la Ss16 nell’area barese: 172 scontri e quattro morti.


«Il rapporto elaborato annualmente da Asset - commenta a margine della presentazione di ieri mattina l’assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia - ci permette di individuare le arterie viarie più a rischio su cui intervenire con urgenza. Su molte di esse sono già stati programmati e sono in corso interventi infrastrutturali di ammodernamento e messa in sicurezza. Colpisce che il numero di incidenti mortali aumenta e le cause sono la velocità e la distrazione». «La lettura dei numeri è drammatica, le principali cause di incidente stradale sono imputabili al fattore umano e a comportamenti errati e superficiali. I dati ci inducono a non abbassare la guardia e a proseguire quei percorsi di sensibilizzazione attuati dalla Regione attraverso Asset, rivolti al mondo della scuola, e intervenendo su tutta la cittadinanza con eventi dedicati alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile», il commento, in fase di presentazione del report di Pierpaolo Bonerba, responsabile del centro di ricerca. Sensibilizzazione e campagne di prevenzione: è una guerra, a giudicare dal numero di vittime.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia