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Sale a due il bilancio dei morti nell'incendio che, nella notte fra giovedì 17 e venerdì 18 febbraio, ha completamente distrutto il traghetto dell'Euroferry Olympia che dalla Grecia era diretto a Brindisi. Un altro cadavere carbonizzato è stato infatti individuato sul relitto del traghetto, al largo di Corfù: domenica scorsa, il primo ritrovamento, quello del corpo senza vita di un camionista greco, probabilmente intrappolato a bordo del suo mezzo. La famiglia dell'autotrasportatore ha sporto denuncia contro la compagnia italiana Grimaldi Lines, ritenendola responsabile del rogo.
La ricostruzione di quanto avvenuto quella notte è affidata alle indagini, ancora in corso: secondo le prime ricostruzioni di quanto avvenuto, le fiamme si sarebbero propagate dal garage al ponte numero tre.
La Guardia costiera greca ha fatto sapere di aver spento ogni focolaio di incendio a bordo dell'Euroferry Olympia, rimorchiato per circa 230 chilometri dall'isola di Corfù al porto di Astakos, sulla costa occidentale della Grecia continentale. Potrà così riprendere in sicurezza la ricerca dei passeggeri dispersi, al momento - dopo la notizia del secondo morto accertato - scesi a nove.