BARI - "Non bastavano i passi indietro dal punto di vista qualitativo, con il ritorno al formato “fiera di paese”, con tanto di giostrine e bancarelle. Ora ecco il...
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La proposta "a costo zero" della Uil è di "liberare il campo dall'ingombrante debito fin qui accumulato. Unico soggetto in grado di realizzare questa operazione sembra essere la Regione Puglia, che potrebbe contrarre o garantire un mutuo per la copertura dell'intera esposizione debitoria da estinguere in un arco di tempo (25-30 anni) che comporti una rata annua inferiore al milione di euro. Quale contropartita la Regione otterrebbe la concessione almeno trentennale di tutta la parte del quartiere fieristico non destinata a ospitare manifestazioni fieristiche con facoltà (regolamentata) di modificare, edificare e locare.
"Li' potrebbe allocare tutte le attività non istituzionali a essa riconducibili - conclude - con precedenza e obbligo per quelle culturali, in modo da costituire, dall'altra parte della città rispetto alla nuova sede di Japigia, un polo fortemente caratterizzato, in grado di 'calamitare' anche altre iniziative disperse nel territorio cittadino: gallerie, musei, teatri, mediateche" Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia