I dati del monitoraggio dell'Iss: «La Puglia resta a rischio basso. I vaccini? Proteggono fino al 100%»

I dati del monitoraggio dell'Iss: «La Puglia resta a rischio basso. I vaccini? Proteggono fino al 100%»
In Puglia regge la zona bianca e, nonostante un aumento della circolazione della variante Delta, i contagi sono ancora in - seppur lieve - riduzione, trend opposto rispetto al...

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In Puglia regge la zona bianca e, nonostante un aumento della circolazione della variante Delta, i contagi sono ancora in - seppur lieve - riduzione, trend opposto rispetto al resto d'Italia. I nuovi casi nell'ultima settimana - registrati dal monitoraggio settimanale dell'Iss - sono stati 236, mentre l'indice Rt è pari a 0,59.


L'incidenza ogni 100mila abitanti è di 7,6, l'occupazione di pazienti Covid in terapia intensiva è dell'1,7%, in area medica è invece del 3,2%. E la Puglia rimane così a rischio basso.
Stando invece al bollettino quotidiano, ieri sono stati registrati 44 casi su 5.875 test, con una incidenza dello 0,7% (in lieve discesa rispetto allo 0,9% del giorno prima. I nuovi positivi sono: 12 in provincia di Lecce, 10 in provincia di Taranto, 9 in provincia di Bari, 7 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Brindisi, 2 nella provincia Bat, un residente fuori regione e un caso di residenza non nota. Sono stati registrati 2 decessi: uno in provincia di Bari, l'altro in provincia di Taranto. Sono 2.136 i casi attualmente positivi.

 

Il quadro nazionale

 


In Italia il virus rialza la testa: per il terzo giorno consecutivo i nuovi casi positivi sono oltre mille e, probabilmente sotto la spinta della variante Delta, salgono tutti i valori rilevati nel monitoraggio: l'indice di contagio Rt si alza leggermente, da 0,63 a 0,66 e l'incidenza sale da 9 a 11 casi ogni 100.000 abitanti. L'elemento positivo è, secondo l'Istituto superiore di Sanità, la protezione data dai vaccini contro ricoveri e decessi, stimata fino al 100%. L'aggiornamento quotidiano del ministero della Salute segnala che i nuovi casi sono stati 1.390, sostanzialmente stabili rispetto ai 1.394 del giorno prima. Sono stati individuati con 196.922 test fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 174.852 delle 24 ore precedenti, e il tasso di positività calcolato sul rapporto fra i casi e il totale dei test segna lo 0,7%, in lieve calo rispetto allo 0,8% dell'8 luglio. Il rapporto fra i casi e i soli tamponi molecolari indica invece il valore 1,6%, in aumento del 7%. Segna un incremento più marcato il numero dei decessi, con 25 contro i 13 di 24 ore prima. Torna invece a scendere il numero dei ricoverati in terapia intensiva, con 11 unità in meno, per un totale di 169; i nuovi ingressi sono stati 8, gli stessi registrati ognuno dei due giorni precedenti. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.167, 30 in meno in 24 ore.

 

 


La variante Delta sta comunque imprimendo un cambio di passo nell'epidemia e il monitoraggio indica che «11 regioni o province autonome vedono casi in aumento negli ultimi 7 giorni». Tuttavia, per il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, «la curva dei casi viaggia a livelli bassi ed è in decrescita, ma il dato va letto confrontandolo con quello della settimana precedente: la scorsa settimana c'era una decrescita si era fermata, ora vediamo più regioni che hanno cominciato una lieve ricrescita». A spingere è la variante Delta, la cui circolazione è in aumento e, si legge nel monitoraggio, potrà essere controllata sia grazie al tracciamento, con l'aiuto dei vaccini e rispettando le misure di sicurezza. La variante sta anche ridisegnando alcune caratteristiche dell'epidemia: per esempio, ha detto Brusaferro, l'età mediana dei nuovi casi è ora 31 anni, quella dei ricoverati nei reparti è di 52 anni, 63 per i ricoverati in terapia intensiva e 78 per la mortalità. Positivi i dati sui vaccini relativi al periodo compreso fra il 21 giugno e il 4 luglio, elaborati da Iss e provenienti dall'Anagrafe nazionale vaccini e dalla sorveglianza integrata: se si sono completate le due dosi previste, è efficace circa all'80% nel proteggere dall'infezione e fino al 100% dalle forme più gravi della malattia, per tutte le fasce di età.


Intanto in Puglia la campagna vaccinale da Foggia a Lecce prosegue a ritmo sostenuto: ieri mattina la Puglia era ancora prima nella classifica nazionale delle dosi somministrate rispetto a quelle ricevute: sono oltre 3,9 milioni le iniezioni fatte. E grazie alle nuove consegne di vaccini assicurate da Pfizer e Moderna, da lunedì potranno riprendere le somministrazioni anche per gli under30, sospese per la carenza di dosi. La struttura commissariale ha comunicato infatti nuove consegne di vaccini entro questo mese: la Puglia riceverà complessivamente ulteriori 91.030 dosi rispetto alla pianificazione iniziale di luglio, di cui 16.150 Moderna e 74.880 Pfizer. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia