Lecce: duecento sanitari dicono no al vaccino covid. Amati: subito sanzioni

Lecce: duecento sanitari dicono no al vaccino covid. Amati: subito sanzioni
«Sanzionare gli operatori sanitari che non si sottopongono al vaccino». Il consigliere regionale Fabiano Amati (Partito democratico), promotore della legge...

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«Sanzionare gli operatori sanitari che non si sottopongono al vaccino». Il consigliere regionale Fabiano Amati (Partito democratico), promotore della legge sull’obbligo vaccinale anti-Covid a carico degli operatori sanitari, non fa sconti. E ricorda:  «Chi non sanziona i no vax potrebbe essere accusato di abuso d'ufficio».

LA DENUNCIA

Secondo quanto dichiarato dal consigliere dem Amati, sarebbero ben 200 gli operatori sanitari che  fanno parte della Asl Lecce che hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino contro il covid.

«Se i dirigenti responsabili dell’Asl leccese non li sanzionano con i provvedimenti previsti dalla legge regionale approvata dal Consiglio regionale da poco più di un mese, potrebbero essere accusati di abuso d’ufficio. La legge e il regolamento sono così precisi in proposito, che non residuano margini di discrezionalità», dichiara il presidente della commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, Fabiano Amati. 

LEGGI ANCHE: L'intervista/Rollo (ASL): «Sanitari no vax, 100 fra medici, infermieri e oss vanno ricollocati»

Sarebbero dunque circa 200 gli operatori sanitari della Asl Lecce che hanno rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione scegliendo autonomamente anche di mettere a rischio la salute dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere. «Non può esistere efficacia di un obbligo senza che vengano disposte le sanzioni», precisa Amati ricordando che «in Puglia da qualche settimana è stato ampliato alla vaccinazione anti Covid, l’obbligo già introdotto nel 2018 per tutte le altre vaccinazioni. In più, l’operatore sanitario che si rifiuti di vaccinarsi è assoggettato al giudizio di inidoneità per i reparti a rischio, al procedimento disciplinare e alla sanzione pecuniaria fino a 5.000 euro».

«Dunque - rileva ancora il consigliere dem - per quanto possa essere inimmaginabile che un operatore sanitario invece di curare può essere causa di contagio, in questa circostanza è necessario intervenire pesantemente».

LA DIFESA DEI NO VAX

A difendere la scelta di non vaccinarsi è il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo: «Non si può sanzionare chi lo rifiuta» perché senza una legge nazionale,  in Puglia non si può obbligare gli operatori sanitari a vaccinarsi. 

Basta equivoci, tuona Zullo, «l’imposizione di un obbligo vaccinale spetta allo Stato e non alle Regioni. Si sbandiera come impositiva dell’obbligo la Legge regionale n° 2 del 10/03/202, ma la stessa impone l’obbligo vaccinale solo se previsto da norme nazionali che al momento non è contemplato». Dunque «Chi si sente obbligato o pressato denunci l'autore delle pressioni sul piano penale. È ora di finirla con gli equivoci e inappropriate propagande. E’ invece ora di agire con la corretta informazione e con la sensibilizzazione per favorire la massima adesione alla vaccinazione attraverso il consenso informato e questo va fatto con maggior rigore proprio con la ripresa dell’utilizzo del vaccino AstraZeneca. Per quanto mi riguarda, da medico e quindi da convinto sostenitore del vaccino, sensibilizzo tutti i colleghi operatori sanitari a vaccinarsi ma, mai mi adopererà ad assoggettare chicchessia ad obbligo fin quando non sarà lo Stato ad imporlo».

 

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Quotidiano Di Puglia