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Zona gialla o arancione? La Puglia è in bilico: i numeri dei contagi crescono, il tasso di positività sale all'11,25% e la situazione potrebbe cambiare da un momento all'altro, anche per la variante inglese che si diffonde a velocità maggiore, rispetto a quanto non faccia il ceppo originario di Sars-Cov2. La Puglia, dunque, rischia di cambiare colore già da domani, quando il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà una nuova ordinanza che entrerà in vigore lunedì.
Puglia, appunto, e poi Lombardia, Lazio, Marche e Basilicata le regioni che rischiano misure di contenimento del contagio più restrittive, passando in zona arancione. Tuttavia l'assessore regionale alla Sanità, l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco - ai microfoni della trasmissione “Un giorno da pecora” su RadioRai1 - ha evidenziato che «per questa settimana i numeri della Puglia sono ancora da zona gialla, l'andamento è stabile e non abbiamo grosse impennate al momento. Certo abbiamo dei segnali che un po' ci preoccupano, come un relativo aumento di casi nei bambini più piccoli, forse dovuto alla variante inglese».
A sostegno arriva il report settimanale della fondazione Gimbe che, effettivamente, evidenzia un ulteriore calo della curva epidemiologica: nella settimana dal 17 al 23 febbraio è stato registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da Covid del 3,9% contro il 4,6% della settimana scorsa.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, inoltre la Puglia riceverà entro marzo 402.060 nuove dosi di vaccino anti Covid. Pfizer ha garantito la distribuzione di 208.260 dosi, le consegne saranno quattro nel corso del mese; Moderna, invece, al momento ha comunicato l'invio solo di 50.500 dosi, non si sa se verrà effettuato un'unica consegna o se i flaconcini saranno distribuiti nell'arco di più settimane. Infine, da AstraZeneca la Puglia otterrà 143.300 dosi, le consegne saranno su base settimanale, l'ultima verrà effettuate il 27 marzo. Un numero insufficiente per immunizzare tutti gli over 80 e il personale scolastico, come evidenziato da Lopalco: «Il problema è dato dal numero esiguo di vaccini - ha detto l'assessore alla Sanità - entro marzo in Puglia è previsto l'arrivo in varie tranche di sole 400mila dosi dei tre vaccini anti Covid a disposizione: un numero esiguo - ha rilevato - che potrebbe anche calare a discrezione delle aziende fornitrici, e che deve far riflettere sulla necessità a livello globale di aumentare i sieri a disposizione. Il nodo - ha concluso - è tutto lì: i vaccini sono pochi e la richiesta è elevata. È un nodo gordiano da sciogliere ed è il vero tappo che mina la fiducia nel sistema». Per Lopalco, però, «entro la metà di luglio, sarà possibile vaccinare la metà dei pugliesi. Non è - ha chiarito l'assessore - una cosa impossibile».
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